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logistica vadese, perché non si erano informati prima di approvare quel bidone?

Secondo loro un’autentica meraviglia! Ero presente quando il Comune di Vado approvò il progetto, e, l’ attuale sindaca uscì dalla sala consigliare, in compagnia del sindaco, e dell’ assessore Bovero, tra il suono dei fischietti, che li avevano accompagnati fino alla sede del Comune. Secondo loro, è bene dirlo, Vado aveva già le infrastrutture idonee per arrivare nel cuore dell’ Europa. Questo veniva riportato su la port guide del 2009: Il porto di Savona Vado dispone di una efficiente rete di trasporto stradale e ferroviario, con direttrici verso la Pianura Padana alternative ai congestionati assi da Genova e caratterizzate da elevati margini di capacità, in particolare: due linee ferroviarie di penetrazione verso Nord (oggi • poco utilizzate sia dal trasporto merci che passeggeri) che convergono su San Giuseppe di Cairo (sul crinale dell’Appennino Ligure) per poi dirigersi verso Torino e Alessandria l’autostrada Savona-Torino, che costituisce un poco trafficato asse di collegamento verso il Nord Italia e la Svizzera; e l’asse Cuneo-Asti, oggi in costruzione, che assicurerà poi un agevole raccordo verso il Nord Est, il Brennero e la Germania, by-passando il congestionato nodo di Genova. A queste si aggiungono la ferrovia e l’autostrada sulla direttrice costiera, verso Genova a Est e la Francia a Ovest. Le infrastrutture sopra descritte consentono al porto di Savona Vado di agganciarsi alle reti di penetrazione verso i mercati europei: il corridoio V transpadano, il corridoio I e gli assi attraverso la Svizzera (con i nuovi tunnel del Lotschberg e del Gottardo). e questo viene riportato nella port guide 2016 (ultima pubblicata) Le caratteristiche naturali del porto di Vado, uniche fra gli scali dell’arco ligure e tirrenico, permettono di costruire banchine con fondali fino a 22 metri, dove anche le ULCS possono ormeggiare facilmente, grazie alla tranquillità della rada, che garantisce un’ottima manovrabilità e riduce al minimo l’impiego di rimorchiatori. Inoltre, la favorevole posizione di Vado consente di servire da Sud il mercato europeo con vantaggi economici ed ambientali: le emissioni di CO2 di una portacontainer sulla rotta Suez-Vado sono di oltre il 50% inferiori rispetto alle rotte per i porti del Nord. La disponibilità di infrastrutture di trasporto stradale e ferroviario non congestionate e di vaste aree retroportuali per attività di logistica, completano un quadro di offerta ricco di potenzialità. Nel bacino di Savona sono in corso lavori per il potenziamento degli impianti di stoccaggio per le rinfuse, le merci varie e il settore Ro-Ro, mentre è prevista sull’ampliamento a mare la costruzione di un nuovo impianto per i traffici di bitume fuso.Il sistema multimodale savonese rappresenta un elemento di grande importanza della rete di trasporto italiana ed europea, ed in particolare il nodo intermodale e ferroviario di Vado Ligure costituisce un elemento core della rete TEN-T, parte del corridoio Reno-Alpi. Infrastrutture autostradali e ferroviarie non congestionate collegano Savona all’hinterland del Nord Italia e del Sud Europa in maniera agevole e in tempi certi. Il sistema savonese è costituito dai seguenti assi: • due linee ferroviarie verso Nord (poco utilizzate sia dal trasporto merci che passeggeri) che si dirigono verso Torino e Alessandria • l’autostrada A6 Savona-Torino, che si dirama verso il Nord Est e il Brennero tramite la bretella A33 Cuneo- Asti (oggi in completamento) • la ferrovia e l’autostrada A10 sulla direttrice costiera, verso Genova a Est e la Francia a Ovest Adesso andate a raccontarcelo ai Genovesi che non avevate ben compreso cosa avevate approvato. Vi state rendendo conto di quanti containers sta movimentando Vado? http://www.assoporti.it/sites/www.assoporti.it/files/statistiche/Contenitori_2006-2017_19mar18.pdf

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