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Liste per la Provincia. Il Pd si divide sulla “discontinuità”.

Il Pd per mesi ha creduto all’accordo col centrodestra poi, quando è saltato, sono emersi i problemi per fare una lista di centro sinistra.

L’accordo per fare un listone civico di centrosinistra aveva come condizioni la “discontinuità” e nomi non di spicco dei partiti.

Ovviamente Vigliercio e tutta la segreteria provinciale ha posto come condizione fondamentale la presenza in lista di Massimo Niero (Cisano) e  Barbara Pasquali che garantisce tutti i vecchi reggenti senza seguito e questo ha fatto saltare l’accordo.

Ancora una volta, per i personalismi che garantiscono al segretario e ai vecchi reggenti, Renato Zunino (Celle) in testa, di arrivare alle candidature regionali,  il Pd savonese ha perso l’occasione di partire per ricostruire qualcosa di nuovo sulla provincia di Savona.

Vigliercio si è fatto ingannare anche da Melgrati che dopo aver fatto l’alleanza, lo ha tradito candidando Massimo Parodi.

Discorso a parte per Monica Giuliano che non si è voluta ripresentare in provincia  per dedicarsi totalmente al Comune di Vado timorosa di non riuscire ad essere rieletta Sindaco

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