Liquidazione Ansaldo

A prescindere dall’importanza storica di tale industria, mi chiedo come sia possibile che le sorti di una impresa italiana, di tale importanza e capacità economica, possa essere messa in liquidazione da una manciata di politici, con la complicità di personaggi messi a dirigere tali aziende dagli stessi politici ( vedi Consigli di Amministrazione ) !  Altrettanto mi chiedo come sia possibile che una azienda in mani italiane riesca solo a progredire nei debiti ( passività di bilancio) anziché negli utili, mentre la concorrenza ( Siemens ) sarebbe disposta ad intraprendere grossi sacrifici finanziari pur di acquistarne la potenzialità e soprattutto i suoi brevetti !

Non sarà colpa di una cattiva gestione ? D’altra parte non si devono dimenticare i gravissimi errori di gestione della FIN-CANTIERI, messi in evidenza dalla rubrica REPORT, in cui manager di alto livello hanno costituito aziende parallele per fare concorrenza alla stessa FIN-CANTIERI cui appartengono (massimo della concorrenza sleale !), senza essere incriminati dai rappresentanti responsabili della stessa azienda.

Vorrei sapere quali serie iniziative sono disposti a prendere i sindacati UIL, CGIL, CISL al momento e al riguardo, a tutela dei posti di lavoro poiché , quando l’ANSALDO sarà totalmente tedesca, la produzione sarà trasferita ( logicamente ) in Germania. Se tali sindacati non prenderanno al più presto una netta posizione contraria ora, mi domando che significato avrà ancora la loro stessa esistenza, quando questa e le altre aziende, ora italiane, passeranno in mani straniere !?

Il marcio nella gestione delle imprese controllate dallo Stato deve trovarsi nella gestione politica dell’Italia e di tali imprese, e nella scelta di dirigenti ( pagati con cifre enormemente illogiche ) assoggettati agli stessi politici, a logiche contrarie all’interesse pubblico e a quello di coloro che in esse lavorano; questo nella migliore delle ipotesi, quando non si tratti di ignoranza professionale ed incompetenza . Non bisogna  neanche dimenticare che già in precedenza PRIVATIZZARE è stato sinonimo di “liquidare a prezzi fallimentari” aziende, un tempo controllate dall’IRI, come la SIP, l’ALITALIA, e banche come la COMMERCIALE, il CREDITO ITALIANO, il BANCO DI ROMA, a favore di personaggi e di associazioni tutt’altro che interessate agli interessi nazionali e che PRIVATIZZARE  è stato anche  sinonimo di “regalare”, l’esempio emblematico è stata la cessione gratuita dell’ALFA ROMEO alla FIAT, che attualmente ringrazia gli italiani spostando la propria produzione e i propri investimenti all’estero .

Il cancro dell’Italia è l’attuale situazione politica, in cui ci governano parlamentari, nominati da dirigenti di partito (mentre agli elettori è stato consentito solo di votare le liste già confezionate) , che si sentono responsabili solo verso chi li ha nominati e propensi a tutelare principalmente i propri interessi personali : ciò è provato dalla  corruzione, dal conseguente sproporzionato costo attuale della politica, dal passaggio da uno schieramento all’altro da parte di molti (troppi) parlamentari e dal controllo di questa politica in troppi settori economici sia privati sia pubblici .

Non credo neanche, come alcuni dicono, che esistano parlamentari “ buoni “ rispetti ai “cattivi”, poiché anche quelli che non hanno eventualmente le mani direttamente nella cattiva politica, sono complici, in quanto fanno finta di non sapere e/o non vedere e/o non credere .

Solo una reazione decisa di tutti i cittadini onesti può salvare questo paese dalla rovina, in quanto sta per accadere esattamente quello che nel passato recente è successo in Argentina (conversione del PESOS in Dollari, obbligo di pareggio di bilancio, cessione delle aziende in mani straniere ed in fine la catastrofe finanziaria ed economica), o che sta per succedere in Grecia ( falso in bilancio per entrare nell’euro, ricatto Franco-Tedesco per l’acquisto di aerei da guerra e sommergibili atomici con ingigantimento del debito pubblico, obbligo di pareggio di bilancio con richiesta di vendita delle loro ricchezze [ isole greche ] e ….).