L’ing.Burlando e la favola di Cappuccetto rosso

L’ing. Burlando e la favola di Cappuccetto rosso
Intervistato l’ing. Burlando pochi giorni orsono sulle vicende della centrale Tirreno Power ha dichiarato che è indispensabile l’investimento di c.a. 40 milioni per procedere alla copertura dei parchi carbone oltretutto si impegnerebbe mano d’opera e aziende artigianali. Non molti mesi orsono pur di riuscire a continuare la produzione a mezzo del carbone, l’ing. Gosio (or ora dimesso) aveva promesso addirittura l’assunzione di 60 persone,in oltre l’investimento di c.a. 1,3 miliardi per la ristrutturazione dei VL3 e VL4 tutto ciò è storia recente.
A questo punto penserei che sarebbe utile gent. mo ing. Burlando rinfrescarci un po’ la memoria, anche e per fortuna, Lei essendo molto giovane e disinteressato, dovrebbe sapere che la copertura dei carbonili erano stati promessi c.a. 40 anni fa, 30 anni fa il talassoterapia, 20 anni fa il teleriscaldamento e tale promessa s’era rinnovata con l’inaugurazione della casa di riposo che soltanto lei doveva essere riscaldata dalla centrale.
Nulla di tutto ciò ma interessante sarebbe utile sapere dove Lei era.
Sempre a fronte delle sue recenti dichiarazioni sopra citate forse Le sono sfuggite alcune notizie da prendere in considerazione.
Il 27 Gennaio 2014 su Panorama compare I problemi di De Benedetti e di Tirreno Power  …….oltre 750 milioni di debiti. Tre top manager inquisiti per disastro colposo, tra cui il capo dell’impianto, su iniziativa dei pm di Savona. Un azionista di controllo straniero, il colosso francese Gdf Suez, un secondo socio a sua volta in crisi nera per i debiti, l’italiana Sorgenia, del gruppo Cir, che fa capo alla famiglia De Benedetti e agli austriaci della Verbund in uscita dalla società. E, secondo le voci che circolano da qualche giorno al ministero dello Sviluppo economico, sull’azienda si profila lo spettro dell’amministrazione controllata. Nel frattempo l’azionista Sorgenia, assistita da Lazard, sta negoziando con le banche creditrici una ristrutturazione del suo monte debiti, ben 2,2 miliardi di euro complessivi principalmente verso Mps (600 milioni), Intesa (371), Unicredit (130), Ubi (120), Bipiemme (177), Banco popolare (177), Mediobanca (143).

Purtroppo con la descrizione sopracitata non è certamente la favola di Cappuccetto Rosso e purtroppo Lei ing. Burlando non è neppure il cacciatore che potrebbe salvarla

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