Dopo l’elezione di Marco Bucci a governatore della Liguria, il Pd mantiene il ruolo di primo partito con il 28,5% dei consensi, superando Fratelli d’Italia. Tuttavia, la flessione dei 5 Stelle sotto il 5% e le tensioni interne alla coalizione progressista evidenziano una situazione instabile. La decisione di Giuseppe Conte di escludere Matteo Renzi ha alimentato polemiche, definite da Raffaella Paita come “un rigore a porta vuota sbagliato”.
La sconfitta ha aumentato lo scetticismo nel Pd verso la strategia unitaria della segretaria Elly Schlein, che ora punta a consolidare l’alleanza in vista delle elezioni in Umbria ed Emilia-Romagna. Per Conte, i risultati del Movimento sono “deludenti”, ma ribadisce il rifiuto di allearsi con Renzi, aggravando una crisi di leadership interna, già resa evidente dalla mancata partecipazione di Beppe Grillo alle urne.
Nonostante il Pd abbia guadagnato consensi, le divergenze ideologiche tra le varie anime della coalizione sollevano interrogativi sull’affidabilità del progetto di “campo largo”. La segretaria Schlein deve affrontare con urgenza il problema dell’identità della coalizione per evitare il rischio di irrilevanza politica.
Non essere riusciti a vincere, nonostante tutto ciò che è successo nel centrodestra, è grave, e anche in caso di vittoria, un risultato così risicato sarebbe stato comunque una sconfitta per il Pd.
In provincia di Savona, il centrodestra conquista tre seggi con Rocco Invernizzi, Sara Foscolo e Alessandro Bozzano, mentre il centrosinistra ne ottiene due con Roberto Arboscello e Giorgio Cangiano.
Nella lista Verdi-Sinistra, Jan Casella è risultato prima con 1.928 voti.
La sfida elettorale in Liguria, dopo le speranze di vittoria del centrosinistra, ha lasciato dietro di sé delusione e nuove incertezze per il futuro della coalizione.