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Lettera al PD

LETTERA AL PD
A proposito di quanto scritto sulla vostra rivista con titolo  “PER L’AMBIENTE, PER IL LAVORO” mi permetto di affermare che :

È stato il vostro partito ( ex PCI ) negli anno ’70, con il sindaco Muracchioli e con la complicità dei sindacati, che ha voluto inserire nel CENTRO ABITATO  di Vado Ligure una centrale a carbone, barattando l’ignoranza e la salute dei cittadini dell’intera provincia, con alcuni posti di lavoro, pur di avere qualche voto in più per il partito e qualche tessera sindacale ; 

  Siete stati complici della direzione della centrale, che ha mantenuto all’oscuro la cittadinanza sui dati dell’inquinamento, per non aver mai sollevato il problema ( gli stessi inquinatori hanno tutt’ora il controllo del loro inquinamento, sia marino per gli scarichi a mare, sia aereo nell’atmosfera ) ; 

  Siete responsabili dei danni sulla salute causati dall’inquinamento della centrale in quanto: i vostri amministratori del territorio non hanno mai preteso ed ottenuto una seria inchiesta sull’aumento delle malattie polmonari e tumorali nell’ambito della provincia e non hanno mai pensato a monitorare con propri mezzi l’inquinamento ; 

  Siete complici nell’operazione d’incremento dell’utilizzo del carbone per aumentare la produzione di energia elettrica, che risulta inutile, in un momento in cui la domanda della stessa è in netto calo a causa della minore richiesta, per colpa della recessione e della delocalizzazione delle industrie nazionali ; 

  Siete responsabili di non saper più capire ed interpretare la volontà delle popolazioni, tant’è che a Vado Ligure siete stati ridotti alla minoranza nell’amministrazione, dopo aver governato lo stesso territorio dal dopoguerra ;

  Dimostrate anche la vostra ignoranza nel momento in cui affermate di avere il merito della conversione all’utilizzo del metano, perché, a causa dei costi dello stesso in Italia, tale conversione è improponibile dal punto di vista economico. Al riguardo vi consiglio di leggere una tesi di laurea sull’argomento, presso il Campus Universitario di Savona;

  Siete in malafede quando affermate che non esistono alternative alla vostra decisione di accettare l’inquinamento della Tirreno Power, perché oltre ad avere parte della produzione tecnicamente ed economicamente obsoleta, opera attualmente fuori rispetto alle direttive europee e continua a produrre con parte degli impianti grazie a proroghe ministeriali .

 State continuando a perdere la fiducia dei cittadini tutte le volte in cui le inchieste coinvolgono direttamente membri delle vostre direzioni, per citarne alcuni: Filippo Penati ( ex capo segreteria politica di Bersani, il quale dice di essere all’oscuro dei fatti imputati ) – Giuliano Pisapia ( coinvolto nell’inchiesta sulle vendite del 30% SEA al Fondo F2i ) – Andrea Cozzolino ( europarlamentare ) – Alberto Tedesco ( senatore PD ) – Luigi Lusi ( senatore PD ) ……..e nel piccolo non dimentichiamo l’ing. Drocchi , del comune di Vado Ligure, che nel filmato in circolazione su Internet si vede chiaramente nell’atto di ricevere una busta, il quale risulta ancora sotto inchiesta giudiziaria, per poi essere giudicato per vari reati.

Sempre per chiarire i vostri comportamenti, trovo assolutamente scandaloso il fatto, riportato su internet,  che 70 parlamentari del PD ( riporto solo il primo in linea alfabetica : Adamo Marilena e l’ultimo : Luigi Zanda, tutti gli altri sono nominati in internet ) che hanno votato contro la riduzione degli stipendi degli alti dirigenti delle aziende a partecipazione statale, i quali PERCEPISCONO STIPENDI ASSOLUTAMENTE SENZA SENSO LOGICO e a pieno disprezzo dei veri lavoratori che dite di voler rappresentare .

Per concludere desidererei che informaste la cittadinanza sul ruolo ed il peso delle SOCIETA’ INTERINALI sugli stipendi dei giovani, i quali devono subire questo CAPORALATO MAFIOSO LEGALIZZATO a loro grave danno, per essere sfruttati ogni volta con contratti capestro ; sarebbe molto meglio, da parte vostra, combattere e annientare questa che rappresenta una vera PIAGA SOCIALE, invece di esserne complici silenziosi .

Johannson Ernesto


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