Legittimo impedimento

Mills, Mediaset e Mediatrade: a volte ritornano
Bocciatura parziale per il legittimo impedimento, subbuglio per i processi

 

 Le campane suonano a festa dopo la parziale bocciatura del legittimo impedimento da parte della Consulta, con la conseguente ricomparsa dei processi milanesi in capo ad un paio di mesi, come fantasmi nella nebbia. Sì, perchè sono ormai diventati veri e propri spettri, che tormentano Silvio Berlusconi ricordandogli le tre M di Mills, Mediaset e Mediatrade. Non ci sarà più timbro che tenga per certificare gli impedimenti ad ogni udienza, pare proprio la resa dei conti; il processo per la corruzione di David Mills dovrà ripartire dall’inizio, e considerando il fatto che la prescrizione scatterà tra circa un anno c’è poco da stare allegri, il procedimento potrebbe risolversi in una bolla di sapone (sino ad allora Berlusconi rischierà una condanna in primo grado). Spostando la torcia su Mediaset, il processo coinvolge il Premier per frode fiscale e rischia anch’esso la nebulizzazione a causa della scelta che il magistrato D’Avossa dovrà operare: tentare di concludere il processo entro un anno (pena la nullità del procedimento) o farsi sostituire rischiando la prescrizione, causa la perdita delle prove assunte in precedenza. Relativamente alla faccenda Mediatrade, la GUP dell’udienza preliminare sui diritti tv è stata trasferita ad altri incarichi e l’accusa di appropriazione indebita a carico di Berlusconi verrà quindi analizzata dal giudice Maria Vicidomini.

Cantar vittoria risulta perciò prematuro, vista anche la postilla a piè di pagina. Pare infatti che i giudici possano decidere di ritenere validi i legittimi impedimenti a seconda degli impegni che il Presidente del Consiglio potrebbe dover onorare in corrispondenza delle date di udienza; starà a loro valutare se le incombenze dell’imputato saranno prorogabili oppure no. Intanto Antonio Di Pietro scalda i motori e parla di referendum ma è bene ragionare a mente fredda e pensare che proprio questa potrebbe essere la vera vittoria di Pirro, perchè i processi hanno atteso troppo tempo. Che la Giustizia faccia il suo corso, ma in fretta signori miei, dobbiamo rispettare le scadenze. No, così non va.

Tocca osservare il panorama e constatare che per ora sono tutti contenti così.           

   Davide Frumento

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