Il comitato “Fermiamo il mostro” critica la politica per le promesse fatte contro il rigassificatore, senza però fornire soluzioni concrete per fermare il progetto Snam. Durante la campagna elettorale, i candidati regionali si sono dichiarati contrari, ma non è stato spiegato come verrà bloccato l’iter. Il comitato continua la sua battaglia, chiedendo che sia Snam stessa a rinunciare ufficialmente al progetto davanti a Savona. Nonostante le proteste, l’iter ministeriale procede, con Snam che ha presentato nuove integrazioni. Solo un intervento ufficiale da parte dell’azienda o del Governo potrebbe fermare gli espropri e la realizzazione delle infrastrutture. Il comitato promette di mantenere alta la vigilanza e di far sentire la propria voce, indipendentemente da chi sarà il nuovo presidente regionale.
In Valbormida l’iter per gli espropri dei terreni destinati al passaggio delle condutture del gas procede rapidamente. Recentemente, il Comune di Cairo ha ricevuto nuove integrazioni al progetto, lasciando 30 giorni agli abitanti per esprimere le loro osservazioni. Tuttavia, la complessità dell’iter e la grande quantità di documenti pubblicati rende difficile per i cittadini seguire il processo. Il Comune ha cercato di facilitare la consultazione pubblicando l’ultima comunicazione, ma restano forti preoccupazioni: oltre 600 proprietari terrieri saranno coinvolti negli espropri per il passaggio dei tubi. Alcuni terreni saranno ceduti in modo definitivo, mentre altri saranno usati temporaneamente durante i lavori. Le polemiche non mancano, con molti abitanti che si sentono rassegnati di fronte a sopralluoghi già effettuati e continui cambiamenti nel progetto.