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Le portacontainer di Msc costrette ad attraccare nella tana del nemico, la piattaforma di Vado gestita da Maersk?

Le portacontainer di Msc dirette nel porto storico di Genova costrette ad attraccare nella tana del nemico, la piattaforma di Vado gestita da Maersk.

Non è un’ipotesi surreale, ma la prima e probabile conseguenza delle imposizioni dell’Enac, l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile, che storce il naso e censura l’altezza delle gru e delle macchine di banchina destinate a rivestire il nuovo terminal di Calata Bettolo.

Il danno e la beffa, nel più classico e consolidato teorema genovese. Esiste infatti un accordo tra le due potenze marittime unite nel consorzio che collega Far East e Mediterraneo, in base al quale se in un porto di destinazione uno dei due gruppi controlla un terminal, le navi di Msc e Maersk proprio in quello dovranno far tappa.

E se Vado aprirà i battenti prima di Calata Bettolo, la mannaia si abbatterà sul colosso guidato da Gianluigi Aponte, alterando delicati equilibri e rapporti di forza sui mari e a terra, dove (è il caso di Genova) Msc sta investendo risorse e denaro….

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