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Le paturnie dell’imperturbabile Avogadro

Non c’è da stupirsi di niente. Affermazioni, quelle di Avogadro, fatte col paraocchi. Le foto sono foto. Ma se al posto di questi sfigati del pianeta di cui Avogadro ( che non dimentichiamocelo mai è stato senatore e forse qualcosa poteva fare per arginare l’escalation dei clandestini) io mandassi le foto dei rutilanti figli della notte, che carichi come bestie si riversano sul lungomare, dormono dove capitano (ma nel loro caso penso svengano) e tutti i santi weekend ci gratificano della loro presenza, ruttando, scoreggiando, rompendo le balle e vandalizzando tutto quello che trovano per ammazzare la noia mortale di cui sono preda che avrebbe da dire Avogadro? Oppure nel loro caso non vede? Nel loro caso non ha la macchina fotografica? Qui si fa del razzismo solo nei confronti di chi ha la pelle nera. E di questi discorsi io francamente ne ho i coglioni pieni.Le affermazioni di Avogadro sono fuori tempo massimo. Perché di fronte a questi che probabilmente dovrebbero essere rispediti a casa loro ci sono le migliaia che domenicalmente dovrebbero essere ricaricati su un treno e rispediti ai loro paesi o città del nord. Insomma credo che ce ne sia per tutti.Io non vedo molta differenza tra un clandestino che dorme e un invasato che dopo aver rotto i coglioni per tutto un weekend fa la stessa cosa. Anzi mi sentirei di parteggiare per questi poveretti immortalati dalla macchina fotografica del prode senatore.Parteggio sicuramente per loro. Vorrà dire che il senatore se rimane così turbato potrà prendere la deviazione che bypassa questi sfigati e magari si potrà rifare gli occhi con un po’ di gnocca padana. Attenzione alle foto. La privacy senatore, la privacy

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