Le donne in politica

Che dire? sono pienamente d’accordo su tutto, eccetto forse sul fatto che le donne non si sbranino tra loro, anzi,come spesso succede anche sui luoghi di lavoro, c’è molta più rivalità, combattività e concorrenza di quanto non succeda tra uomini, magari in forma più fine e gentile, come del resto si conviene alla loro natura.Ma anche questa particolarità, a mio parere, oltre all’intelligenza, fantasia e impegno dimostrati di solito dalle donne in molte attività lavorative, non farebbe altro che contribuire a rendere più viva e interessante la politica, migliorandola qualitativamente, a tutto vantaggio dei cittadini. Ma un fenomeno va combattutto, soprattutto da parte delle donne stesse: quello della”velina”, cioè della donna di bell’aspetto che scende in politica, di solito candidata dagli uomini(soprattutto del centro-destra) solo in virtù del suo aspetto fisico, ma con scarsa preparazione politica e anche di basso contenuto morale(faccio riferimento a livello nazionale, non locale); questo fenomeno va così a costituire uno stereotipo che danneggia in particolare quelle donne piacenti ma al tempo stesso assai preparate per il compito politico che andranno a svolgere; a tal proposito mi sovvengono subito gli ironici e malevoli commenti, provenienti soprattutto da destra, fatti sulla candidatura della bella Maruska Piredda alla regione Liguria; bella si, ma anche con le”palle”, di cui peraltro ha già dato dimostrazione, anche se molti, sempre del centro-destra, fingono di ignorarlo.

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