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Lavoro a bordo, un miraggio per gli italiani?

Sono soltanto io che, appena messo a bordo da allievo, mi sono sentito dire dal comandante due cose: 1) adesso si dimentichi tutto quello che le hanno insegnato al Nautico, qui è tutta un’ altra cosa, per diventare bravi ufficiali bisogna ripartire da zero. 2) impari a camminare tenendo, sempre, il sedere a paratia! Questa, dapprima, non la avevo capita, me l’ aveva spiegata bene il 1° ufficiale in seguito. Tutto quello che avevo imparato al Nautico, e che avevo quasi dimenticato, l’ ho dovuto ristudiare, per gli esami di aspirante C.L.C. ( ndr fummo in gran parte promossi, tra i bocciati il mio compagno di banco, che era entrato in Accademia, lo avevano fregato con le misure inglesi, proprio una delle prime cose che a bordo uno era costretto ad imparare ), e per quello di CLC. Di tanto in tanto prendevo il sestante e mi divertivo a fare un’ osservazione con le stelle, non ho mai visto nessuno dei miei ufficiali fare la stessa cosa, anzi mi guardavano stupiti, e mi dicevano ma non c’ è il GPS? Mi ero diplomato al San Giorgio nel 1960, e appena messo piede su un liberty, mi ero reso conto che ero arrivato a bordo assolutamente impreparato, il primo incarico ricevuto fu il riempimento del gavone di poppa con acqua potabile, siccome non conoscevo la nave, il primo ufficiale mi diede quest’ ordine: quando vede uscire acqua da queto tubo vada a chiudere la valvola dell’ acqua a terra. Era passato tanto tempo e di acqua dallo sfogo aria non ne vedevo uscire, andai dal primo ufficiale e chiesi ma quanto tempo ci vuole a riempire il gavone? Come non è ancora pieno? Di acqua non ve ho ancora visto uscire, andammo a controllare e c’ era il locale timone tutto allagato, i macchinisti si erano dimenticati di chiedere i passi d’ uomo. In quei tempi per il calcole delle rette d’ altezza con le stelle e per il punto nave a mezzodì col sole, utilizzavano delle tavole americane che semplificavano di molto i tempi dei calcoli, al nautico ci davano 3 ore di tempo per calcolare il punto nave con 4 stelle, a bordo, con quelle tavole, si riusciva a calcolare il punto nave con 7 stelle in 15 minuti. Amara delusione quando scoprii che gli Americani nel periodo bellico, in soli 6 mesi riuscivano a trasformare dei diplomati in ottimi ufficiali per la marina mercantile. Adesso gli equipaggi cominciano a diventare un peso per gli armatori, un giorno un mio armatore mi disse: lei mi costa 10 volte di più di quello che mi costerebbe un comandante indiano, purtroppo aveva ragione e devo anche dire che, gli indiani sono, anche, molto ben preparati. Notizie di oggi: http://www.themeditelegraph.com/it/shipping/shipowners/2016/01/30/lavoro-bordo-miraggio-per-gli-italiani-inchiesta-HaM2mHKvT4ejGD5YcCkD0I/index.html Quel che è peggio è che stanno pensando di far navigare le navi senza personale: http://www.messaggeromarittimo.it/news/item/32001-possibile-far-navigare-navi-senza-equipaggio.html

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