Lavori in piazza Diaz. Il consigliere Orsi contesta il Sindaco: I lavori sono fermi

Il 18 luglio il sindaco prendeva posizione sull’andamento dei lavori in piazza Diaz e sugli evidenti ritardi.
Affermava sulla sua pagina, che la Soprintendenza ha richiesto modifiche progettuali ai locali interni e per questo è stato disposta la “sospensione dei termini dell’appalto che riguarda anche la piazza.
Affermava inoltre che “su richiesta del Comune l’impresa sta andando avanti con i lavori esterni ma essendo stata disposta la sospensione non vanno avanti come preventivato”
Concludeva che “ora si stanno definendo tutti i particolari tecnici quindi confidiamo che i lavori in piazza possano proseguire più celermente”.

La verità è piuttosto diversa e lascio a chi legge trarre le conseguenze.
-La sospensione viene richiesta dall’impresa appaltatrice nell’agosto 2022 (un anno fa) a causa di prescrizioni della Soprintendenza che riguardano praticamente per la totalità i lavori interni al teatro e non alla piazza tanto che si parla di “sospensione parziale”
-L’11 novembre 2022, alla luce della ormai vetusta sospensione parziale disposta nel mese di agosto, la Direzione Lavori “sollecita con urgenza il ricevimento del programma di esecuzione dei lavori…le previsioni circa il periodo di esecuzione nonché l’ammontare dell’avanzamento lavori alle scadenza contrattualmente stabilite” dando un termine di 5 giorni.
La Soprintendenza non c’entra nulla, si capisce chiaramente, ma la ditta non procede coi lavori della piazza né con gli adempimenti richiesti.
Il 9 maggio 2023 (ulteriori 6 mesi dopo) nel report giornaliero di cantiere la DL afferma che manca una programmazione adeguata da parte dell’impresa e mancano indicazioni sui tempi di approvvigionamento delle forniture e afferma che i lavori in piazza procedono a rilento!

Il 19 giugno 2023 in altro analogo report la DL richiede nuovamente all’impresa di programmare le forniture per avanzare coi lavori che risultano fermi (e non per via della sospensione come dice il sindaco ma perchè l’impresa non lavora) e si ribadisce che manca la programmazione dei lavori da parte dell’impresa.
Passa un altro mese e, poco prima delle dichiarazioni del Sindaco, il 12 luglio nel report, neppure controfirmato dall’Impresa che neppure presenzia all’ispezione, si afferma a chiare lettere che “nessuna lavorazione è in corso – che il cantiere è fermo – che non vi è nessun operatore al lavoro – che i lavori sono fermi” e si ribadisce che manca la programmazione delle lavorazioni da eseguire e mancano i tempi di approvvigionamento delle forniture.
Si scrive in maiuscolo che “E’ URGENTE CHE E. PIANIFICHI I LAVORI SULA PIAZZA”.
Ma chi vogliamo prendere in giro?
Report e documenti parlano chiaro, i lavori sono fermi, l’impresa, come si afferma , non ha personale al lavoro, non programma, non pianifica nemmeno gli approvvigionamenti, la sospensione non c’entra nulla.
Credo che DL e Uffici facciano quello che possono ma quali sono le indicazioni della politica? E’ accettabile un pachiderma fermo in mezzo alla città con l’impresa che non lavora? E’ accettabile scaricare sulla soprintendenza i ritardi dei lavori sulla piazza che nulla c’entrano per la quasi totalità con le prescrizioni interne al teatro? E’ accettabile che il Sindaco affermi una realtà mentre i documenti ne dicono un’altra?
Cosa intendiamo fare, attendere sine die il buon cuore dell’impresa che tiene immobile una delle piazze centrali della città?
E’ accettabile che nessuno del cantiere sia presente ( a lavorare e vigilare) nel cantiere, come afferma la DL, cantiere di cui l’impresa stessa ha la responsabilità, a prescindere dai termini dell’appalto?

 Fabio Orsi Consigliere  a Savona (Pensierolibero.zero)

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