Lavagnola: scuole chiuse con l’allerta gialla, il Comune promette valutazioni ma chiede tempo

Savona – Si è svolto ieri pomeriggio il primo dei due incontri previsti tra il Comune, la Scuola e una piccola ma agguerrita delegazione di genitori sul tema delle chiusure scolastiche in caso di allerta meteo. A rappresentare l’amministrazione erano presenti il Sindaco, gli assessori Di Padova, e Parodi, il comandante dei vigili Aloi e anche un tecnico del comune. Una presenza folta, forse motivata dalla consapevolezza che i genitori – come già accaduto nell’incontro del mese scorso – sarebbero arrivati preparati, con numeri, documenti e domande ben precise.

Nonostante ciò, i cittadini presenti erano pochi: le solite cinque persone. Ma la scarsa partecipazione non ha impedito un confronto serrato, in cui sono emerse nuove informazioni e – va detto – anche un cambio di narrazione rispetto al passato.

Per quanto riguarda il plesso scolastico di Lavagnola, il Sindaco ha dichiarato che sono in corso approfondite valutazioni idrauliche per comprendere meglio come eventuali scenari di alluvione possano impattare sugli accessi alla struttura scolastica, in particolare quello di via Crispi. Il plesso, infatti, ha due ingressi: uno a livello inferiore e uno a livello superiore. Quest’ultimo, sebbene più protetto, non sarebbe comunque immune da possibili allagamenti.

Nel frattempo, però, l’amministrazione comunale continuerà – in via cautelativa – a firmare ordinanze di chiusura del plesso in caso di allerta meteo gialla per temporali. Una misura, ha spiegato il Sindaco, che mira a ridurre i rischi per le persone in movimento, più che per l’edificio stesso.

I genitori hanno espresso perplessità su questa logica, sottolineando che le allerte, essendo previsioni, hanno un elevato margine d’incertezza.

Hanno citato anche documenti ufficiali – come il Libro Blu della Regione Liguria – per ricordare che la gestione degli eventi meteo dovrebbe basarsi su osservazioni in tempo reale, e non esclusivamente su previsioni. Le soglie idrometriche e i dati effettivi dovrebbero guidare le decisioni operative, non l’allerta in sé.
Con la media delle allerte gialle dell’anno scorso i giorni di chiusura sarebbero tantissimi.

Pur riconoscendo la validità di questo approccio, Sindaco e assessori hanno chiesto tempo: per completare gli studi necessari, per valutare alternative e, soprattutto, per evitare decisioni affrettate. Hanno promesso di tenere informate le famiglie sugli sviluppi e sulle soluzioni che verranno individuate.

Certo, resta il fatto che rispetto al precedente incontro, il sindaco non se n’è andato impettito e la versione ufficiale del Comune è cambiata…leggi

Ora si parla di studi in corso e della necessità di prendersi tempo. Un passo avanti in trasparenza o solo un’aggiustata narrativa? Le famiglie restano in attesa, con l’ennesima richiesta di pazienza. E intanto, a ogni allerta, Lavagnola resta chiusa.

Condividi

Lascia un commento