| In omaggio a Giorgio |
Persona di grande statura, non solo fisica, da lui ho imparato a non farmi abbattere dagli eventi della vita. Uomo non fortunato nell’ambito della sua carriera politica nel passato e nel campo degli affetti (della sua famiglia allargata rimane una figlia ed un genero amatissimi a cui va il mio cordoglio più sentito e sincero), pur a fronte di un innumerevole lista di acciacchi, di cui non faceva parola -anzi: guai a chi ne parlava come elemento invalidante- e nonostante abitasse in fondo alla provincia, in una travagliata e sfortunata terra, la profonda Valbormida, non ha mai fatto mancare il suo piglio deciso, la sua curiosità, il suo attivismo, la sua esortazione. Un “uomo con le rotelle sotto ai piedi”, così l’ho spesso chiamato per la sua indistruttibile capacità di non farsi fermare da nulla, che ha vissuto questi anni con molta intensità: è stato componente prezioso della segreteria provinciale di Rifondazione negli anni 2000, consigliere comunale a Cairo, segretario del circolo locale di Rifondazione prima che scegliesse la impervia e certo non gratificante strada di coerenza politica: l’adesione al Partito Comunista dei Lavoratori. |