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L’amministrazione non chiede i danni all’avvocato che ha sbagliato e il danno lo pagano i cittadini

Dopo l’ascolto della seduta della prima commissione sul  riconoscimento del debito fuori bilancio relativo a ricorso al Tar sbagliato c’è da trarre solo una sola conclusione: l’avvocato ha fatto un grave errore tecnico, l’amministrazione ha fatto un grave errore politico.
L’amministrazione doveva fare solo una cosa, chiedere i danni all’avvocato per l’errore commesso. L’avvocato ha un’assicurazione obbligatoria che gli copre i danni.
L’amministrazione non ha chiesto i danni e questo è un errore politico (l’unico che lo ha messo in risalto è il consigliere  Fabio Orsi) e i cittadini pagheranno le spese  del ricorso al tara l tar sbagliato.
Tralasciamo gli interventi pietosi dei consiglieri Ravera, Ferrando e Carpano.
Scandalosi gli interventi dell’assessore Pasquali, è inutile arrampicarsi sugli specchi, il danno c’è stato e lo pagheranno i cittadini. Se così non fosse non ci sarebbe stato il riconoscimento di debito fuori bilancio.
Lascia perplessi il silenzio del Pd, l’unica nota positiva è che la capogruppo  Alessandra Gemelli ha rinunciato a fare una dichiarazione e non ha votato. E’ uscita dell’aula durante il voto.
Che sia un piccolo segnale di insofferenza verso la giunta?

Questo è quanto deve pagare il comune o meglio i cittadini
3.988 euro avvocatura di stato +
2.033, 20 euro in favore della Snam +
L’acconto all’avvocato (ha rinunciato al saldo del compenso ma non all’acconto).

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