La Volpe perde il pelo ma non il vizio

La Volpe perde il pelo ma non il vizio. Parte seconda
La parte prima                    

Fulvia Veirana, segretario generale della CGIL, ribadisce che il sindacato “ha sempre chiesto che ci fosse una misurazione pubblica delle emissioni…”dal SECOLOXIX di oggi 31/10/2013. Con tutta sincerità è la prima volta che sento questa affermazione da tutti i sindacati, infatti colgo l’occasione per riportare pari pari alcuni stralci di miei interventi pubblicati in passato che riguardano il tema da Lei sollevato…..

    Le nostre posizioni sulla centrale non hanno mai riguardato l’occupazione con tutta sincerità lascia quantomeno sconcertati.

Infatti Lei egr. Sig. Rossello si ricorderà quel volantino del 1 Aprile 2011 inviato alle sedi sindacali ed agli operai della centrale Tirreno Power consegnato dal comitato Spotorno-Noli e colgo l’occasione per allegarne copia.(Salvaguardia del posto di lavoro e salvaguardia della salute pubblica)

Voglio cogliere anche l’occasione di rammentarLe che l’estate scorsa in Comune di Savona ci siamo incontrati ad un convegno ed io Le diedi la precedenza ad un mio intervento dove, proprio perché Lei (Sig. Rossello) era presente, affermai per conoscere la sua opinione a quanto segue:

Centrale E-ON di Tavazzano potenza = 1780Mw addetti diretti N° 132

Centrale E di Power di Turbigo potenza = 1770Mw addetti diretti N° 117

Centrale di Vado Ligure potenza = 1130 Mw addetti diretti N° 220

L’ing. Gosio avrà certamente fatto qualche calcolo proporzionale fra le tre realtà specialmente sulle quantità degli addetti e avrà certamente constatato che il numero a Vado Ligure è un po’ altino ed anche aumentando la potenzialità sarà un po’ difficile assumere ulteriore mano d’opera anzi…Problema emissioni non affrontate dalla CGIL. né dagli altri.( E’ venuto a mancare un passaggio di consegne

tra il Sig. Rossello e la Sig.ra Veirana ? )

Oggi 1 Novembre 2013 la situazione nei confronti della Tirreno Power dovrebbe essere piuttosto chiara anche se rimane il problema di dover scegliere tra salute ed occupazione ma non possiamo fare finta sul fatto che la Direzione di Tirreno Power avesse affermato Se si realizza il nuovo progetto assumeremo 60 unità purtroppo le difficoltà sono emerse e quindi viene annunciato esiste un esubero per noi insostenibile di 60 unità !!!!!!!!! a questo punto chi vogliamo prendere in giro ?

Ma l’affermazione eclatante è POTREMMO INVESTIRE DA UN’ALTRA PARTE

Queste poche parole dimostrano senza dubbio la volontà RICATTATORIA che non ha eguali, altroché cercare di dimostrare la sensibilità aziendale sulle problematiche

migliorative per la salute degli umani. A fronte di ciò i sindacati cosa dicono ??

Sul Segno S il 01/01/2014 Lei dichiara Parliamo di 800 persone che lavorano direttamente o indirettamente per l’azienda e che vivono sul territorio.

E’ evidente che Lei non ricorda quando c’è stato il passaggio da ENEL addetti N°556

A Tirreno Power addetti N°224 la differenza che fine ha fatto? Non c’è stata alcuna manifestazione di protesta in nessun luogo ! si è proceduto secondo una sua dichiarazione Bisogna sviluppare un percorso che, attraverso una mediazione sia condiviso dalle parti in causa e che sia regolato da norme chiare e trasparenti.

Lei rammenta la volontà aziendale per la copertura del deposito carbonile . Anche in questa occasione cerchiamo di fare un po’ di chiarezza.

Questa opera è in ritardo di realizzazione non meno di anni 30 infatti negli accordi di programma dell’epoca si prevedeva oltre la copertura in oggetto anche il talassoterapia, il teleriscaldamento e non ultimo la produzione di acqua calda per la nuova casa di riposo. Ha visto mai ???

La piattaforma Maersk doveva garantire almeno una sessantina di posti di lavoro, impegno mantenuto ma nessuno residente in Vado e  dintorni BINGO!!! Chissà quei 80 addetti promessi per l’opera di copertura da dove arriveranno?

Riccardo Ciccione                                                                       

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