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LA VERITA’, TUTT’ALTRO CHE LA VERITA’

LA VERITA’, TUTT’ALTRO CHE LA VERITA’
Il pprobblema di Savona è il chrafficoo!
Ma che polverone per un problema, quello del traffico, di cui non è mai importato nulla a nessuno tra tutti i politici che si sono accomodati a palazzo Sisto in questi ultimi vent’anni.
Probabilmente le chiavi di lettura sono profondamente diverse e, come sempre, meschine.
E che dire della bella e brava Cristina Battaglia che, addirittura, leggendo il Secolo XIX, sarebbe stata costretta a fare ammenda per restare su una barca, il PD, che sta affondando e dalla quale, in realtà, stanno pensando di andarsene in tanti.
Procediamo con ordine…

L’inizio delle ostilità parte con l’articolo del Secolo XIX in cui viene esaltata oltre ogni misura la vittoria delle Lega Nord nel gioco degli equilibri di giunta, dopo il rimpasto.

Tutte balle, ma funzionali, a sminuire il ‘ruolo del coordinatore provinciale di Forza Italia Santiago Vacca, reo di essersi avvicinato troppo, in questi mesi, al governatore Toti e di essersi contemporaneamente allontanato dall’ex amico Angelone Vaccarezza.

A rimpasto avvenuto è entrato nel gioco il duo Vaccarezza & Di Tullio, compagni di scorribande nelle trattorie della provincia e strateghi di tutte le mirabolanti imprese elettorali compiute negli ultimi anni dal PD + L.

Il buon Angelone ha riunito i tre migliori purosangue della giunta Caprioglio: Santi, Romagnoli, Marozzi, per dettare loro la linea e indicare la strategia politica che, nel giro di qualche mese, dovrà portare al ridimensionamento della lega Nord in vista delle imminenti elezioni politiche.

Da quel momento, con metodi collaudati da decenni nella DC, sono partiti i primi attacchi rivolti ad Arecco, ma che in realtà hanno come bersaglio la Caprioglio.

Dopo un anno di assessorato al traffico, la Romagnoli se n’è andata ai servizi sociali, lasciando, come unico segnale di presenza il “casino” del mercato comunale. Chissà se ora riuscirà ad andare d’accordo col vero, da sempre, assessore al sociale, Walter Ziliani, che in pochi mesi ha fatto fuori la Bellingeri.

Santi è costretto a barcamenarsi con Ata tra il direttore Pesce (non ancora ex) e il duo Garassini-Debenedetti

La Marozzi … Chiiiiiiiii?

Con queste premesse, il nuovo corso forza italiota targato Angelone ha sfruttato anche le tensioni interne al Secolo XIX, per dettare la linea editoriale al duo Cetara / De Fazio, con l’obiettivo di prendere due piccioni con una fava.

Un piccione è sicuramente il bravo Dabinovic, che, per una ingenuità, ha rischiato di creare problemi alla giunta e di vedere rimandata sine die, la presentazione alla città di una proposta progettuale basata sul trasporto pubblico da cui partire in maniera concreta per discutere finalmente in maniera seria di traffico nel prossimo futuro.

Il secondo piccione, nelle intenzioni di Angelone, sarebbe la Sindaca.

L’asse tra il primo cittadino, Arecco e la Lega Nord, dopo i primi mesi di incomprensioni, sta finalmente funzionando ed i risultati sono evidenti a tutti.

Parlare di traffico significa cercare di fare sbandare a sinistra l’attuale amministrazione comunale, rendendo debole Savona e riportando il centro del mondo a … Loano!

Da parte sua, il buon Livio, ha trovato l’energia per resuscitare dal sepolcro in cui era stato giustamente collocato dalla città, darsi una rapida spolveratina alla canotta, smetterla di parlare di cucina e tornare a discettare di traffico ed urbanistica, lui che di mestiere ha sempre fatto … ha sempre fatto … ha sempre fatto… vabbè ha sempre fatto!

Che dire della povera Cristina?

Intanto che sono balle che abbia fatto ammenda per le sue giuste osservazioni in merito al passato del centrosinistra in città

Poi che è rimasta una delle poche a volere pulizia nel PD.

Infine che ha le idee giuste per fare dimenticare Berruti ed il resto del carrozzone.

Conclusioni:

I poteri (ex) forti savonesi sono preoccupati che la Sindaca ed una parte della Giunta dia realmente seguito a quelle trasformazioni che potrebbero cambiare realmente questa nostra povera città.

I burosauri Vaccarezza e Di Tullio, temendo la loro personale estinzione politica giocano le uniche partite che sono capaci di concepire, fatte di intrighi, strategie, complotti, magnate in trattoria.

La Lega Nord, adesso che si è compattata al suo interno, potrà schiacciare sull’acceleratore del cambiamento: forno crematorio, urbanistica partecipata, piano del traffico e sistemazione del pasticciaccio brutto del mercato settimanale.

Cristina Battaglia deve capire che, se vuole il reale cambiamento, avrà il popolo della sinistra tutto dalla sua parte. Vabbè perderà i Luca Martino &C, ma chissenefrega. Era la seconda parte dello slogan elettorale che l’ha fatta perdere Cl SONO, Cl SIAMO … appunto.

Qualcuno dovrebbe prendere meno aperitivi in quel di Loano e pensare di più a parlare di fatti reali, senza prendersela con i poveri Dabinovic di turno ai quali, della politica, non può fregare di meno, vorrebbero solo cambiare questa povera città.

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