La Torretta

 

Torretta, il simbolo del degrado in cui è caduta Savona.
Qualche settimana fa ho incontrato alcuni amici, appena sbarcati a Savona da una delle navi della Costa Crociere. Dopo i soliti convenevoli ed aver programmato le poche ore a disposizione ho iniziato a far loro da “Cicerone”, come è costume di un qualsiasi buon padrone di casa nei confronti di ospiti graditi.

 La prima domanda è stata su quella “torre medioevale” posta prima del ponte levatoio. “Quella è la Torretta” – ho risposto raggiante, contento di non essere stato preso alla sprovvista da qualche strana curiosità, sempre in agguato in queste occasioni. “Quello è considerato il simbolo di Savona”, ho proseguito.

 “Certo che non ve la passate bene qui – mi interrompe immediatamente uno dei miei ospiti, gelandomi -. Ma guardate in che stato è! E’ tutta scalcinata, sembra quasi diroccata. Se quello è il vostro biglietto da visita!” Una pugnalata più forte al mio orgoglio di essere savonese non poteva essermi sferrata. Ho cercato di mettere insieme una qualche risposta, ma non vi sono riuscito.

 Ho così invitato tutti ad avvicinarsi al monumento. Probabilmente, mi sono detto, da lontano l’aspetto della Torre della Quarda può apparire non fresco, ma da vicino le cose migliorano. Non l’avessi mai fatto! La facciata sul fronte Darsena è tutta una crepa ed è stata come picchettata. Lo stemma di Genova ha i colori stinti, come quello delle maglie a cui si è sbagliato il candeggio, ed il famoso distico di Gabriello Chiabrera è sparito. Si legge solo una parola. “Ma cosa c’era scritto?” vengo subito incalzato.

 I miei studi non sono freschi, ma a qualcosa sono pur serviti i “mazzi” che mi fecero alla scuola superiore. Dopo alcuni secondi di panico, quasi d’istinto, le mie labbra si muovono. “In mare irato, in subita procella, invoco Te, nostra benigna stella”, dico quasi senza accorgermene, conquistando quell’ammirazione che la mia città ha perduto agli occhi del turista alla vista di quel degrado.

  Mi viene, quindi, chiesto se è possibile visitare la Torretta. Sicuro, ribatto, di no. Il simbolo di Savona è chiuso al pubblico nonostante, da quel che apprendo nei giorni successivi, Se qualcuno ha avuto il privilegio talvolta di poter visitare la Torretta ciò è avvenuto pee la disponibilità dei membri della Associazione Marinai d’Italia, che attualmente sono locatari dei locali siti all’interno della Torretta che si sono prestati ad occasionali “ciceroni”

La torre, dedicata a Leon Pancaldo, è un bene demaniale a carico del Comune di Savona che pare non interessarsi delle sue sorti. Tanto, figurarsi, in alcuni giorni soltanto 10-15mila croceristi osservano quel monumento ingrigito cadere a pezzi. Nessun altro messaggio promozionale è migliore per consigliare ai turisti di salire sul primo torpedone verso Genova o la Francia.

 Noi savonesi guardiamo passando la Torre della Quarda dai suoi lati buoni, meno rovinati dal tempo. Si suole, però, dire che il cattivo odore in una stanza è più facilmente percepito da chi viene da fuori. Impegnarsi per tirare fuori Savona dal precipizio in cui è caduta è ormai diventato un dovere improcrastinabile per ogni buon cittadino.

 

Proposta

 Denuncia dell’Amministrazione del Comune di Savona ad “Italia nostra”.

 Il coordinatore cittadino di Futuro e Libertà Giuseppe Lepore ha segnalato all’Associazione per la difesa dei ben culturali ed architettonici “Italia Nostra” il pessimo stato in cui versa la Torretta, uno dei simboli della città. Le mancate risposte da parte dell’Amministrazione comunale in questi anni sono le cause di questo degrado.

Giuseppe Lepore.

Coordinatore cittadino FLI e candidato alle elezioni amministrative del 15 e 16 maggio

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