Nel mondo degli affari e dei porti liguri, la gestione delle alleanze e delle consulenze strategiche è un elemento cruciale. Aldo Spinelli, figura di spicco nel settore, ha costruito una rete di collaborazioni che non manca di sollevare interrogativi, soprattutto alla luce delle recenti scelte e delle conversazioni emerse nelle intercettazioni della Guardia di Finanza.
In passato, Spinelli si vantava in una conversazione con Rino Canavese, membro del consiglio del porto, di aver assoldato come consulente l’ex procuratore capo della Repubblica di Genova, Francesco Cozzi (E’ bene precisare, che all’ex procuratore Cozzi non viene mosso alcun addebito…leggi)
In un’intercettazione, Spinelli confida a Canavese: «Rino, te lo dico in amicizia, abbiamo preso come consulente il procuratore capo di Genova, tienitelo per te». La mossa di Spinelli aveva lo scopo di rafforzare la sua posizione in un momento di scontro con MSC, con cui era in corso una disputa complessa. Cozzi avrebbe, infatti, visionato un documento redatto dall’avvocato Alberto Rossi, legale di MSC, come conferma lo stesso Spinelli, commentando con un certo compiacimento la sua scelta strategica.
La risposta di Canavese a questo approccio non si era fatta attendere: «Io, nella mia carriera, ho assunto due figli di procuratori», una battuta che fa emergere l’idea condivisa di una visione “strategica” nelle relazioni professionali. Spinelli ha apprezzato il commento, ribadendo il suo pragmatismo: «Hai fatto bene. Se succede il finimondo, io mi paro il culo».
La consulenza di Cozzi è stata solo l’inizio di una serie di assunzioni di figure giuridiche di alto profilo. In seguito, il Gruppo Spinelli ha affidato la gestione di Spininvest a David Ermini, ex vicepresidente del CSM e deputato del PD. L’assunzione di Ermini aveva fatto molto discutere, dato il peso istituzionale della figura e le delicate implicazioni di una simile mossa.
Ora, il gruppo ha dato un altro segnale di voler consolidare la propria posizione sul fronte della legalità aziendale. L’ultima new entry è Paola Piraccini, ex consigliera di Cassazione, pubblico ministero e giudice di appello e segretaria generale del Consiglio Superiore della Magistratura dal 2014 al 2020. La sua nomina, secondo alcune fonti, potrebbe essere riconducibile proprio a Ermini, che ha lavorato al CSM nello stesso periodo. La strategia di Spinelli appare chiara: in un momento di tensioni e di attenzione giudiziaria, queste assunzioni di alto profilo mirano a rafforzare il messaggio di un impegno per la legalità, rassicurando i partner stranieri. Tuttavia, tale operazione di “blindatura” solleva domande su quanto possa influenzare il contesto legale e istituzionale in cui il gruppo opera e su quanto questa serie di nomine possa rappresentare un’arma a doppio taglio per la sua reputazione.