La Storia delle Funivie S.p.A. di Savona inizia nel lontano 1912, e da allora ad oggi gli impianti di trasporto hanno continuato ininterrottamente a trasportare il carbone a Bragno nel sito della Cokitalia (adesso Italiana Coke) sino agli eventi meteorologici del novembre 2019, data in cui l’impianto venne fermato ed in tale stato continua ad essere tutt’oggi.
Ora La Federazione del PSI provinciale di Savona inizia con una riflessione importante a riguardo degli attori principali di questo tremendo impasse, che sono parecchi: Funivie S.p.a., Italiana Coke, Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, Comune di Savona, Comune di Cairo Montenotte, Autostrada dei Fiori, Provincia di Savona e per ultimo Regione Liguria, ed è evidente che lo scenario si complica maggiormente, in quanto gli attori hanno interessi diversi, Politiche sul territorio diverse tra loro, ma soprattutto mancanza di condivisione e interlocuzione con gli organi predisposti a livello Nazionale ( Ministeri e deputati del Territorio ).
Tutto questo fa emergere una mancanza di progettualità industriale del territorio, ma soprattutto una forte mancanza di rappresentatività politica sui tavoli Nazionali della Provincia di Savona, e di Savona e della Val Bormida in particolare.
La situazione odierna è davvero drammatica perché in un momento fortemente di contrazione occupazionale in Provincia di Savona nel comparto Industria, questa ulteriore mazzata ci costringerebbe a perdere altri 70 posti di lavoro ( fortemente a rischio), quindi noi del Psi ci chiediamo come sia possibile che un commissario straordinario, individuato nel Provveditore interregionale per le opere del Piemonte, Valle d’Aosta e Liguria, non voglia o non possa prendere quelle iniziative necessarie a far sì che gli investimenti già programmati siano operativi. Il PSI chiede con forza che egli si faccia carico di interloquire con il Ministro Giovannini affinché la questione non sia più un enigma ma diventi realtà e sia esposta con chiarezza alle parti sociali e ai lavoratori, ma soprattutto si dia sicurezza a tante famiglie del Territorio.
Agli attori che si nascondono o fanno finta di ignorare il problema, il PSI provinciale dice basta, oggi più che mani le Funivie Spa Savona come tutto il territorio della
Provincia di Savona si attendono che dopo l’immobilismo e l’incapacità di Progettare e pianificare Politiche di sviluppo e di Riqualificazione, si inizi a mettere in campo progettualità sostenibile, finanziamenti per affrontare il futuro con un nuovo spirito che veda non chiacchere ma fatti concreti, per creare nuova occupazione nella filiera della distribuzione delle materie prime, basti pensare oggi oltre che alle problematiche delle Funivie Spa, e all’Italiana Coke, abbiamo lo sviluppo del comparto vetrerie, la risoluzione e la vendita degli asset della Piaggio Aviation, oltre che alla scarsità di commesse, con conseguente crisi della Bombardier di Vado Ligure, e infine allo sviluppo del Porto di Savona per far sì che oltre alla elettrificazione delle banchine ci siano progetti di ampliamento e di riorganizzazione che vedano un incremento sia del traffico passeggeri che del traffico portuale. Insomma, la Federazione Provinciale del PSI si rivolge a chi è preposto a raccogliere il grido di disperazione dei lavoratori delle Funivie S.P.A. di Savona perché ripartano i lavori di ripristino per il funzionamento della linea, e soprattutto si torni ad investire su una azienda determinante per Savona, per il Porto, e per le Aree della Valbormida.
La Segreteria della Federazione Socialista di Savona. Il Segretario Franco Giuseppe Ferrando.