Il pd vorrebbe far dimenticare gli anni trascorsi in giunta con la Giuliano ma rivendica una continuità nelle cose fatte.
Mentre il pd si barcamena nella loro incoerenza il candidato sindaco Fabio Gilardi vuole rifarsi una verginità senza, però, un minimo di autocritica per la scelta, politicamente scellerata, di aver fatto il vice ad un sindaco totiano, avallando tutte le scelte fatte.
Nega di aver saputo in anticipo dell’arrivo del progetto rigassificatore ma non è per il No a priori. Il 9 agosto dichiarava…. “Non sono per un gruppo del ‘No’, credo sia utile non invocare la paura nei cittadini soprattutto a priori ma è necessario ascoltare esperti sulla valutazione dei rischi e la sostenibilità ambientale. Non chiamo compensazioni gli investimenti che verranno fatti sul territorio come ricompensa per ospitare l’impianto, perché vorrebbe dire grave danno. Il grave danno lo abbiamo superato quando abbiamo affrontato la crisi occupazionale “.
Per acquistare un po’ di credibilità e un po’ di consenso elettorale le sta tentando tutte, anche se non riesce a staccarsi dalla catena che lo tiene legato alla Giuliano.
Si è messo sotto l’ombrello di Russo (si parla di un incontro a Porto Vado trai due);
ha ottenuto l’appoggio e i voti di Bovero che non si ricandiderà più;
ha già iniziato una campagna martellante e punta anche sulla sua presenza fisica.
Qualche giorno fa all’uscita da un incontro elettorale al Marinella pare che alcune signore diversamente giovani presenti alla riunione gli abbiamo fatto i complimenti …che bel ragazzo, che gentile, non lo conoscevo, non l’avevo mai visto prima (queste due ultime affermazioni non sembrano, però, molto positive per un vice aspirante a Sindaco)