Sono trascorsi oltre tre anni dall’insediamento dell’amministrazione guidata dal sindaco Marco Russo, e la situazione della raccolta rifiuti a Savona continua a essere motivo di grande insoddisfazione per i cittadini. Non solo non si sono visti i miglioramenti tanto promessi, ma in molti casi la situazione sembra addirittura peggiorata.
L’amministrazione aveva fatto grandi proclami riguardo alla gestione dei rifiuti, prospettando una rivoluzione che avrebbe dovuto coinvolgere l’intera città. Tra le proposte di punta, la raccolta porta a porta, iniziata da qualche mese per i commercianti avrebbe dovuto estendersi a tutti gli utenti entro lo scorso anno. Tuttavia, questa ambiziosa promessa si è arenata, e oggi si parla invece di cassonetti intelligenti dotati di sistemi di monitoraggio per controllare il corretto conferimento dei rifiuti. Un’idea che almeno, ironia vuole, presenta qualcosa di “intelligente” rispetto alla gestione complessiva del servizio.
Nel frattempo, il degrado urbano cresce. Le periferie sono abbandonate a se stesse, ma anche il centro città non sfugge al problema. Le strade principali mostrano segni evidenti di incuria, con cumuli di spazzatura e pulizia carente che non risparmiano neppure le vie di maggiore passaggio.
I cittadini, stanchi di aspettare un cambiamento che non arriva, si trovano a convivere con una città sporca e disorganizzata, mentre le istituzioni continuano a cercare soluzioni senza risultati concreti. La retromarcia sulla raccolta porta a porta e il ritardo nell’implementazione dei cassonetti intelligenti sono solo due esempi di un problema che sembra ben lontano dall’essere risolto.
Savona merita una gestione dei rifiuti all’altezza delle aspettative, capace di garantire decoro e rispetto per l’ambiente. Sarà interessante vedere se, nei prossimi anni, questa amministrazione riuscirà a invertire la rotta o se sarà ricordata come un’ulteriore occasione persa.