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LA “QUATERNA” DEL PD SAVONESE (Seconda parte)

LA “QUATERNA” DEL PD SAVONESE E L’ATTRAZIONE DELLA PECUNIA NON OLET:
IL PATTO TRA I CANDIDATI PD ALLE REGIONALI
E LO SCUDIERO SANCHO PANZA LUCA MARTINO!
Seconda parte
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E arriviamo alla Quaterna puntata sulla ruota di Genova: l’eventuale vincita garantirebbe un’equa retribuzione mensile tra annessi, connessi e benefit di circa 12-13 mila euro a Candidato, annuale di 180 mila euri più o meno e un gettito quinquennale “cadauno” di oltre 900 mila eurini: non male per i Conti in banca dei Candidati; se si considera che un lavoratore medio guadagna 21 mila euro annui, pari a una mensilità e mezzo un nostro Consigliere Regionale!  E che in 5 anni il nostro lavoratore medio contabilizza 105 mila euri se non intervengono cassa integrazione, mobilità, disoccupazione e compagnia cantante!

La posta è alta, la fame tanta e allora come mai cotanta tranquillità? Il Patto della Torta di Riso è chiaro sin dal giorno del Parto della squadra corse veloce del PDLella e potrebbe essere declinato in diverse ipotesi di soluzione con premio di risultato a scendere, ma con un “Gentlemen’s agreement” a monte come si conviene tra gentiluomini e gentildonne basato sull’onore, il rispetto e …i “Prizzi” della parola data:

  1. La prima soluzione è la più semplice: il PDLella vince alla grande le elezioni del 31 maggio con percentuali medie oltre il 35% e allora nel Collegio di Savona saranno eletti due Consiglieri Regionali in Lista e la Fulviona di diritto nel Listino senza alcuna fatica! Ma se sono due e non tre come cazzarola si chiude la Quaterna? Niente paura: uno dei due eletti in Lista viene nominato Assessore esterno (quasi certamente la madamina Lorena Rambaudi) e il primo dei non eletti subentra : Bingo! Veirana, Rambaudi, De Vincenzi e Righello, tutti imbarcati nell’aula di via Fieschi a Genova. In questo quadro “roseo” resta la grana del povero soldato Luca Martino: niente paura, al primo atto di Giunta in ossequio alla politica moralizzatrice e di secca riduzione dei costi della politica regionale in discontinuità con il tran tran e gli scandali precedenti…. si abolirà il listino (ormai non serve più), riformerà la legge elettorale con premio di maggioranza, si getterà un po’ di fumo addosso ai liguri con la decurtazione della retribuzione diretta (dando la stura a benefit indiretti tanto 12-13 fanno sempre 12-13 mila euro) e magari riducendo Apparati e Assessori, si creeranno nuove Figure di Potere Amministrativo (a mo’ di sottosegretari regionali), vice-assessori, Capi di Gabinetto …. e il nostro Luca troverà la sua sistemazione di vita!
  1. La seconda soluzione è un po’ più complicata ma potrebbe uscire sulla ruota di Genova; Il PDLella vince ma non convince (diciamo con il 31-33%), le elezioni a Savona non vanno benissimo e i candidati eletti in lista sono uno e non due….più ovviamente la sempre garantita Veirana del famigerato Listino.

Il Candidato eletto – se tanto mi da tanto – dovrebbe essere Madamina Rambaudi, visti i fuochi d’artificio della campagna elettorale, i supporter del suo insediamento “sociale”, la rete diffusa di interessi e clientele acquisita, l’endorsement storico del vecchio Partito (il primo amore non si scorda mai!) di Carlo Ruggeri e Company, la militanza e la vicinanza nel nuovo partito di Burlando, Lella & Renzi, la nuova strana alleanza con il Sindaco Federico e le Donne-Uomini del Suo sistema di potere.

A questo punto si dimette da Consigliere, diventa Assessore esterno e gli subentra il primo dei non eletti che – se la ragione ha ancora un senso e l’egemonia del ponente una ragione – dovrebbe essere Luigino De Vincenzi! Martino seguirà la strada e la poltroncina già delineata e restano le “spoglie” di Maurone Righello.

Niente paura: il nostro ha un solo obiettivo nella vitaccia: non dover timbrare il cartellino della Telecom e disporre di un po’ più di quattrini dell’attuale stipendio; si sa che è un morigerato, veste malissimo, non ha grandi vizi “noti” (su quelli “nascosti” non metteremmo la mano sul fuoco)….e gli troveremo una soluzione di apparato in Regione Liguria: se vale per Sancho Panza Martino, potrà ben valere per il nostrano “disturbatore” Paolini! 

  1. Il Patto della Quaterna non si tiene solo nel caso remotissimo (ma possibile) di una sonora sconfitta del PDLella e di una scelta dei Liguri di discontinuità alimentata dal senso di nausea per tutta questa velocità impressa da Lella alla Regione che dopo aver travolto e battuto tutti i primati e i traguardi su Lavoro, Occupazione, Sanità, Turismo, Eccellenze, Ricerca e Sviluppo, Coesione Sociale, Fondi Europei, Formazione, Lotta alla Povertà, Reddito di Inclusione, Piste Ciclabili, Porticcioli, Alluvioni e Cemento sono stufi di correre e vorrebbero seguire il vecchio proverbio : “Chi va piano, va sano e va lontano”!
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