LA “QUATERNA” DEL PD SAVONESE E L’ATTRAZIONE DELLA PECUNIA NON OLET:
IL PATTO TRA I CANDIDATI PD ALLE REGIONALI E LO SCUDIERO SANCHO PANZA LUCA MARTINO!
La campagna elettorale in vista delle ormai prossime elezioni regionali del 31 maggio, è iniziata e va avanti liscia come l’olio in casa del PD di Savona.
Strano ma vero! Poche polemiche e ripicche nella selezione delle Candidature, grande fair play tra i concorrenti, lavoro in team, dispendio di manifesti, santini, automezzi attrezzati, incontri – a volte al limite dell’imbarazzo – cocktail e cene, arrivi in soccorso di qualche big che deve saldare qualche debito contratto nel passato, endorsement di Imprese, Associazioni, Vip e Autorità….qualche scivolamento nelle terre di confine tra economia e criminalità diffuse, ma tutto tranquillo e in ordine per la guerriera antirenziana Fulvia Veirana, la madamina Lorena Rambaudi, il convertito Mauro Righello e il nuovo vate Luigi De Vincenzi, mentre la povera Stella di Stella Marina Lombardi è usa a riempire buchi vuoti.
E come mai? Com’è possibile che gli strappi, le rotture di cocci e le lacerazioni al limite degli insulti personali, pur registrate nelle primarie tossiche senza antidoto, si siano sciolte come neve al sole e il tutto si sia risolto in un abbraccio avvinti come l’edera alla Sora Lella ? Tempo al tempo…. in realtà a ben scandagliare tre sono gli uomini in sofferenza nel PDLella della provincia di Sanna : Fulvio Briano, Livio Di Tullio e Federico Berruti.
Fulvio Briano, pur protetto dalla madre badessa di Cairo che tutto vede e provvede, ha dovuto fare buon viso a cattiva sorte e controvoglia ha dovuto lasciare il passo carrabile libero per l’odiato Righello, più furbo e scaltro nell’annusare il vento paitiano che soffiava e just in time fare le alleanze di dovere….. altro che il bollito Cofferati sponsorizzato da Fulvietto maratoneta nostro! Il Vice-Sindaco storico come il nebbiolo mentre attende di trasformarsi a barolo Livio è in fibrillazione perché da un lato non è riuscito, con le manovre primarie, a sbarazzarsi del comodino del Federico; e dall’altro è sempre più contestato da una “parte” del PDLella e soprattutto afflitto nei pensieri e nelle anime su come potranno andare le elezioni regionali….. convinto com’è che una sconfitta rimetterebbe tutto in discussione per la poltrona di Sindaco. Il nostro Sindaco Federico Berruti dopo aver sbagliato l’inverosimile strategicamente e tatticamente in questi ultimi due anni, assomiglia sempre più alla Bella di Torriglia, l’acida zitellina che “tutti vogliono e nessuno piglia”! Chiusosi alle spalle la porta della Regione….non ha altro da sperare che in una chiamata “romana” sia pur in ruolini da comprimario; ma il Telefono Amico tarda maledettamente a squillare…….. E arriviamo alla Quaterna puntata sulla ruota di Genova: l’eventuale vincita garantirebbe un’equa retribuzione mensile tra annessi, connessi e benefit di circa 12-13 mila euro a Candidato, annuale di 180 mila euri più o meno e un gettito quinquennale “cadauno” di oltre 900 mila eurini: non male per i Conti in banca dei Candidati; se si considera che un lavoratore medio guadagna 21 mila euro annui, pari a una mensilità e mezzo un nostro Consigliere Regionale! E che in 5 anni il nostro lavoratore medio contabilizza 105 mila euri se non intervengono cassa integrazione, mobilità, disoccupazione e compagnia cantante! La posta è alta, la fame tanta e allora come mai cotanta tranquillità? Il Patto della Torta di Riso è chiaro sin dal giorno del Parto della squadra corse veloce del PDLella e potrebbe essere declinato in diverse ipotesi di soluzione con premio di risultato a scendere, ma con un “Gentlemen’s agreement” a monte come si conviene tra gentiluomini e gentildonne basato sull’onore, il rispetto e …i “Prizzi” della parola data:
Il Candidato eletto – se tanto mi da tanto – dovrebbe essere Madamina Rambaudi, visti i fuochi d’artificio della campagna elettorale, i supporter del suo insediamento “sociale”, la rete diffusa di interessi e clientele acquisita, l’endorsement storico del vecchio Partito (il primo amore non si scorda mai!) di Carlo Ruggeri e Company, la militanza e la vicinanza nel nuovo partito di Burlando, Lella & Renzi, la nuova strana alleanza con il Sindaco Federico e le Donne-Uomini del Suo sistema di potere. A questo punto si dimette da Consigliere, diventa Assessore esterno e gli subentra il primo dei non eletti che – se la ragione ha ancora un senso e l’egemonia del ponente una ragione – dovrebbe essere Luigino De Vincenzi! Martino seguirà la strada e la poltroncina già delineata e restano le “spoglie” di Maurone Righello. Niente paura: il nostro ha un solo obiettivo nella vitaccia: non dover timbrare il cartellino della Telecom e disporre di un po’ più di quattrini dell’attuale stipendio; si sa che è un morigerato, veste malissimo, non ha grandi vizi “noti” (su quelli “nascosti” non metteremmo la mano sul fuoco)….e gli troveremo una soluzione di apparato in Regione Liguria: se vale per Sancho Panza Martino, potrà ben valere per il nostrano “disturbatore” Paolini!
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