La posta di uominiliberi

HA SCRITTO ANCHE MARCO ROSSO
Oggi uominiliberi  vi deve tediare con la posta; è arrivata  una  email inviata da Marco Rosso che ci accusa, anche lui, di anonimato non accorgendosi, forse che oltre ad un indirizzo di posta elettronica nel sito c’è anche un numero si telefono. Abbiamo risposto privatamente all’interessato. Pubblichiamo la sua email che non smentisce nulla di quello che abbiamo scritto.
Ci preme precisare soltanto una cosa: le cene al ristorante di Carcare ci sono state, molti carcaresi ricordano ancora l’auto della Regione Liguria parcheggiata addirittura in zona ZTL mentre nel ristorante si faceva bisboccia
ECCO LA SUA EMAIL
(anche se lunga la pubblichiamo in prima pagina per evitare ulteriori contestazioni)

Un “pezzo” che mi riguarda è  stato pubblicato il 10/12 u.s. su questo sito. Ho chiesto alla Redazione, con una mail, di comunicarmi il nominativo dell’estensore, ma non ho ricevuto comunicazione alcuna  (ndr mai ricevuta nessuna email)

Avrei voluto, infatti, rispondere ad personam, ma purtroppo non mi è stata data tale opportunità.

Vige su questa testata la giusta e sempre lodevole, secondo me, opportunità di far scrivere e pubblicare da chiunque le proprie elucubrazioni, dando, però, la ingiusta, sempre secondo me, possibilità di non firmarsi. Perchè la scritta « pubblicato » o « risponde » Uomini Liberi, corrisponde ad una identità?

Io sinceramente non lo riesco a capire.

Solo su questo, quindi, io eccepisco. Non sul contenuto, per il quale ecco la mia risposta che chiedo, gentilmente, di pubblicare insieme a questa mia breve introduzione.

Quanto ho letto nella prima parte, cioè quella relativa al Sen. Rossi (eletto nelle ultime elezioni politiche nella stessa formazione politica del Sen. Casini) e l’UDC, l’avevo già sentito raccontare con la stessa dovizia di particolari, alcune settimane fa, a casa mia, da un esponente dell’udc provinciale.  Non commento, perchè non essendo a conoscenza diretta della cosa non so che dire. Posso solo dire che con il Sen. Rossi, quelli che vengono definiti abboccamenti (secondo il linguaggio consono al livello culturale dell’autore del « pezzo »), sono stati, per me, fino ad oggi, piacevoli e interessanti incontri pubblici con un importante esponente politico che, pur avendo all’orizzonte facili percorsi, sembra essersi rimesso in gioco e sta promuovendo un nuovo soggetto civico regionale.   

Proseguendo, l’autore del “pezzo”, continua affermando che Rosario Monteleone, che come noto è il segretario regionale dell’UDC, sarebbe infuriato con il sottoscritto. Ebbene, a me non risulta.  Con Rosario, mio commilitone nel lontano 1985, da allora, comunichiamo spesso, così come abbiamo fatto proprio in questi giorni, e so che ha ben altri problemi, in questo periodo, che possono averlo fatto infuriare, non certo fantomatici miei abboccamenti dei quali, so per certo, non gliene potrebbe importare di meno.

L’autore del “pezzo” ricorda, ancora, le mie numerosissime cene in un noto ed ottimo, aggiungo io, ristorante carcarese.  Ebbene, con l’altro commensale coinvolto, affermiamo con certezza che mai si sono svolte cene del genere. E lo ricordiamo con rammarico, perché abbiamo sempre lamentato il fatto che purtroppo il segretario regionale UDC non abbia mai trovato il tempo in questi anni di frequentarci in Valbormida. 

L’autore del “pezzo” afferma ancora che io politicamente sarei “cresciuto all’ombra di Rosavio Bellasio”. Altra persona che, oggi, considero un amico, ma alla quale, quando era dirigente in ASL, io davo del lei, e di politica, ricordo bene, parlammo solo in occasione delle elezioni regionali del 2010 quando con Lui candidato per il PDL disputavamo, bonariamente, sulle nostre idee politiche che ci vedevano su fronti alternativi.  Il fatto che oggi Rosavio, sia presidente dell’UDC, se mai, dimostra (e lo dico con rispetto) che lui, molto ben accetto, e qualche suo amico di un tempo, siano venuti a cercare di crescere nella mia parte politica. Non il contrario.

L’autore anonimo ha scritto poi altri dati di fatto, che proprio perchè dati di fatto, sono veri e su cui non c’è mio commento se non la consapevolezza che possano, ormai, interessare solo lui.

Insomma, l’autore del « pezzo » scritto su Uomini Liberi, ha scritto, in sostanza, delle cose note, alcune fesserie ed alcune falsità. 

Tutte cose, comunque, che importano nulla alle persone che leggono questo sito. Anche per questo avrei voluto rispondere solo a lui, senza tediare altri.

Anzi, se, per un caso assai remoto, recuperasse dignità e avesse voglia di manifestarsi, avrei, volentieri, con lui il piacere di colloquiare più a lungo.

Soprattutto mi piacerebbe disquisire un po’ sulla correttezza dei comportamenti «politici» a cui lui mi richiama.

Io sono certo che in considerazione di qualunque statuto di partito o codice deontologico o etico, sarei in grado di dimostrarmi tranquillo con la mia coscienza e con il giudizio della gente. Comprendo, in ciò, ovviamente, il fatto vero e ampiamente dichiarato, che io sia andato a votare per le primarie del PD, ed abbia votato per Matteo Renzi, come feci, dichiarai e discussi con i miei segretari provinciali e regionaligià nel febbraio 2013.

Lui non so se ha la mia stessa tranquillità. Ci dica chi è e ne parliamo. Ma per farlo bisogna essere Uomini Veri. Non solo Liberi.

Cordiali saluti, ed auguri a tutti.

Marco Rosso 

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