Il sottoscritto ricorda bene i tempi in cui la scuola italiana fu distrutta con la rivoluzione del ‘68. Erano i tempi in cui il voto politico uguale per tutti aveva fatto perdere la voglia di studiare. Mi ricorderò sempre che mentre ero iscritto alla facoltà di Medicina, per curiosità feci un giro in via Balbi a Genova dove c’era la facoltà di lettere ed entrai in una sala dove una decina di studenti erano seduti intorno ad un tavolo, e così per curiosità mi sedetti anch’io con loro. Da lì a poco, entro nella sala un Professore, che dopo aver fatto una domanda generica a tutti di tipo esistenziale si disse Pronto a dare diciotto a tutti pur di finire subito l’esame. Tutti gli studenti presentarono il libretto della facoltà di lettere e accettarono il 18 politico. Naturalmente il sottoscritto non avendo il libretto di Lettere ma di Medicina non mi feci scrivere alcun voto, ma restai atterrito da tale esperienza. Questo è un esempio di come il merito sia molto importante per forgiare la volontà di uno studente e creare una vera cultura che nella vita è necessaria per agire e lavorare bene nel proprio campo di attività. Un Medico deve aver studiato molto per fare bene il Mestiere di Medico.
La meritocrazia è importante perché assicura chi ci crede a raggiungere i risultati migliori possibili . Chi si accontenta del 18 politico non crede in quello che fa!
Renato Giusto consigliere comunale a Savona