La Paita fa la vittima

PRIMARIE
PENTIMENTI POSTUMI
Come nel film del regista Rosi oggi più che mai il Partito Democratico in Liguria ha intrapreso una deriva che rischia, se già non l’ha fatto, di trasformarlo nella riedizione contemporanea del partito delle “MANI SULLA LIGURIA”
E’ fuor di dubbio che il principio delle primarie della Campania, di Venezia e specialmente della Liguria hanno dimostrato l’inquinamento mafioso del voto avvalorando che il consenso politico può essere acquistato a prezzi di saldo.
E’ un fatto grave che tutto venga analizzato con superficialità e trattato come fosse una lite di bottega, senza alcuna risposta sia morale che etica da un dilagante Renzismo e dai suoi accoliti Yesman che invitano alle dimissioni chi dissente, chi non condivide, chi è critico sulla linea politica del PD.
La Paita  (leggi Burlando) ha messo insieme l’impietosa macchina del potere clientelare, avendo scarsa conoscenza dei problemi che affliggono la Liguria e  delle priorità della sua gente, con pochi e vaghi programmi molto vicini allo ZERO che seppur sommato resta sempre ZERO.
Nel suo nuovo tour di incontri svela di aver sventato complotti contro il PD e Renzi, ma non dice orditi da chi e per che cosa, rivolge appelli a tutti i dissidenti ad unirsi a Lei incontrastata futura Presidente della Regione e zarina di tutte le Provincie e Comuni della Liguria, promettendo l’inconfessabile a tutti. Riafferma simpatie per la destra e l’estrema destra e rivolge un timido sguardo alla sua sinistra.
Annuncia che presenterà una sua nuova proposta programmatica, non si capisce se sconfessa il suo precedente programma e cosa inventerà per proporne uno nuovo. Già  parla da Presidente, esautorando di fatto  Burlando. Vuole togliere il listino, vuole eliminare i costi della politica, vuole, vuole l’erba voglio, ma… (Burlando permette? )
 Ci vuole una bella faccia tosta, che di certo non gli manca, infatti dopo avere trasfigurato lo statuto delle primarie in Liguria, oggi prova, con un espediente “gattopardesco“, a rassicurare tutto e tutti cercando di dare una parvenza di legittimità a scelte sconfortanti che rappresentano una “casta” nella sua peggiore rappresentazione.
 La invitiamo a guardarsi allo specchio, scoprirebbe che anche il suo ritratto si sta rivoltando.
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