Gli avvocati con la richiesta di assoluzione hanno chiesto una soluzione di riserva: la riformulazione del reato da peculato a indebita percezione di erogazioni o fondi pubblici. I soldi non erano già a disposizione dei consiglieri, come prevede il peculato, bensì somme prima anticipate dagli stessi e poi rimborsate mediante dichiarazioni non veritiere.
Il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede nega “è un emendamento che non salva nessuno”
Mattia Crucioli, senatore del M5s e fratello del giudice che deve giudicare il secondo filone della rimborsoli ligure ha dichiarato: “E’ una polemica sul nulla: ci sono ben due pronunciamenti della Cassazione che dicono che già in precedenza quel reato poteva essere contestato ai consiglieri regionali. Se Lega ha presentato l’emendamento con quelle l’intenzioni ha fatto male i calcoli.”
Vedremo chi avrà ragione ma una cosa è certa: la nuova norma dell’anticorruzione complica i processi e potrebbe addirittura azzerarli