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LA MORALE DI BAGOZZI

ITALIA DEI VALORI – LA MORALE DI BAGOZZI
Dopo il nostro trittico sulla situazione dell’IDV in Liguria e nel savonese non poteva mancare un cadeau per il consigliere Christian Bagozzi.
Appaiono del tutto inconsulte e irriverenti le reazioni del Consigliere Comunale di Savona Christian Bagozzi, eletto in rappresentanza dell’Italia dei Valori, che adduce incomprensibili motivi per essere fuoriuscito e salito immediatamente sul carro del PD e nelle braccia del sindaco per silenziare qualche rigurgito di Sel e Rifondazione Comunista nella sua coalizione.
E’ strano sentire delle lamentele da Bagozzi, coccolato e tenuto nella bambagia  dal clan Paladini tanto da candidarlo capolista  dell’IDV a Savona pur essendo di Finale Ligure, un estraneo dei problemi savonesi e, come dice spesso Di Pietro, cosa c’azzecca con Savona.
Tutti a Savona hanno notato lo smodato impegno e l’immenso  sforzo  economico sostenuto (ha portato a cena circa 700 persone, roba da non crederci) per essere eletto a tutela degli interessi dei savonesi o del clan di riferimento.

E’  fuor di dubbio che Bagozzi era il pupillo prescelto dalla potentissima Marilyn Fusco, Vice Presidente in Regione con delega all’Urbanistica nonché amicone del fratello di lei, immobiliarista come Bagozzi. Si sono spesi in lungo e largo per  sconfiggere il povero Tuvè, e prendergli la poltrona di assessore all’urbanistica,

Per fortuna è stato stoppato dall’astuto Berruti che non si è fidato, non ha permesso che il braccio urbanistico si allungasse da Genova fino a Savona. E’ risaputo  che alcuni interessati personaggi di peso e influenti politici savonesi abbiano fatto anticamera nella sede dell’ IDV a Genova in attesa di essere ricevuti  per bere un buon “caffè” in amicizia.

In tantissimi si sono domandati chi fosse colui che aveva tappezzato tutta Savona con la sua faccia, quali interessi “omissis“ potesse avere, cosa si celava dietro questa operazione che di politico sembrava non avere nulla.

Quali  erano gli obiettivi che si prefiggeva di raggiungere una volta diventato Assessore?

Nessuno è mai riuscito a saperlo e capirlo (forse per gli addetti erano ovvio) mentre per i savonesi, ancora oggi, resta un mistero. Solo Bagozzi, se avrà voglia potrà chiarirlo in modo esplicito per allontanare i troppi sospetti e i cattivi pensieri che aleggiano sulla sua persona per questa operazione.

Chiamato in causa ha avuto l’ardire di dichiarare alla stampa che è stato lasciato solo dai vertici Regionali e Nazionali del partito, senza più  punti di riferimento, dimenticandosi che i primi ad averlo tradito e lasciato solo sono stati i suoi padrini politici Fusco e Paladini. Lui, rimasto povero orfano abbandonato, si è rifugiato nella braccia del PD non avendo, a suo avviso, nulla di cui vergognarsi non sentendosi in colpa per avere tradito gli  ideali e i valori dell’IDV.

Certo che un Finalese che ha puntato tutto su Savona per spiccare il volo e che proprio a Savona la sua ascesa in politica è miseramente fallita fa sorridere.

“Morale“: questo matrimonio di noci con i fichi non sempre in politica riesce. A Savona è fortunatamente fallito.

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