La Lega: un partito in frantumi, ma un “ufficio di collocamento” sempre efficiente

La Lega perde consensi, ma dimostra di non perdere mai di vista la capacità di posizionare i propri uomini nei luoghi chiave della politica locale. Mentre il partito fatica a mantenere il peso elettorale di un tempo, la “macchina organizzativa” funziona alla grande. Gli ultimi movimenti dimostrano come il partito sia in grado di gestire i propri equilibri interni e soddisfare, almeno in parte, le aspettative dei suoi esponenti.
Ripamonti, Mai e Sasso del Verme: i nuovi incarichi
Paolo Ripamonti, senatore leghista, è stato recentemente premiato con un assessorato in Regione Liguria, consolidando il suo ruolo all’interno del partito. A ruota, tocca a Stefano Mai, ex assessore regionale, che andrà a far parte dello staff di Alessandro Piana, vicepresidente della Regione. Infine, anche l’ex sindaco di Laigueglia, Roberto Sasso del Verme, trova una nuova collocazione, entrando nello staff dello stesso Ripamonti.
Un vero e proprio “gioco delle poltrone” che permette alla Lega di piazzare i propri uomini in posizioni strategiche, nonostante le difficoltà di mantenere coesa la base elettorale.
Il caso Canepa e il “tradimento” di Sara Foscolo
Non tutti, però, sono riusciti a salire su questa “bicicletta elettorale”. Il sindaco di Borghetto Santo Spirito, Giancarlo Canepa, è rimasto fuori dai giochi, nonostante le aspettative. Il motivo? Il rifiuto di Sara Foscolo di accettare un assessorato in Regione. Questo passo indietro ha impedito il classico meccanismo di subentro, negando a Canepa la possibilità di diventare consigliere regionale.

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