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La guerra del Porto di Savona

IL CARRELLO DEI “BOLLITI”!

Ci voleva la guerra del Porto di Savona per dimostrare quanto il ceto politico sia sprofondato nel pubblico disprezzo, senza tentare neppure la “mossa” di una tardiva resipiscenza! il comportamento vergognoso di presidenti che rifiutano di applicare le leggi per favorire il loro “candidato”; le indicazioni dei comuni che prescindono da ogni avviso pubblico di selezione dei più competenti (come sarebbe loro preciso dovere); l’arroganza di un notabile uscente che presume di condizionare il suo successore; ed infine, ciliegina sulla torta, la chiamata “patriottica” antigenovese, squallido espediente che ricorda un ex sindaco che voleva, insieme con il suo partito, cedere la banca locale al Monte dei Paschi (avete presente?) in odio alla superba! Viene in mente la stoccata del dottor Johnson per il quale il patriottismo era l’ultimo rifugio dei mascalzoni: aggiornato al nostro contesto, potremmo ridefinirlo come l’estremo ricovero di una casta di lessati!…leggi

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