Ormai è sempre più netta l’impressione che la giunta Russo ce l’abbia con gli automobilisti. Dopo le insensate decisioni sulla viabilità, ora arriva la ciliegina sulla torta: la società incaricata di elaborare il piano del traffico, Sintagma, accusa apertamente i savonesi al volante di essere… indisciplinati!
Se fosse un film, sarebbe una tragicommedia. Se fosse un libro, sarebbe un giallo: dove sono finiti i parcheggi? Ma qui a Savona la domanda è sbagliata, perché i parcheggi ci sono, eccome. Semplicemente, sono là dove gli automobilisti non li vogliono.
E se il sindaco Marco Russo non si è ancora lanciato in una dichiarazione ufficiale sulla “psicologia del parcheggio savonese”, è solo perché, a quanto pare, è impegnato a meditare sulle sue prossime misure per scoraggiare l’uso delle auto: forse un pedaggio urbano? O magari la sostituzione delle auto con pattini a rotelle obbligatori?
L’ultimo colpo basso arriva direttamente da Sintagma, la società incaricata di disegnare il Piano della Sosta e il PUMS (Piano della Mobilità Sostenibile). Il loro verdetto? I savonesi sono indisciplinati.
Non perché si lancino in gare clandestine lungo corso Tardy e Benech o a Villapiana, ma perché, nonostante le migliaia di posti auto disponibili, si ostinano a parcheggiare in doppia fila, in divieto o direttamente davanti alla vetrina del loro bar preferito.
Eppure, non si arriva mai alla saturazione completa dei parcheggi. I numeri parlano chiaro: i parcheggi ci sono, ma sono un po’ come i funghi: bisogna saperli cercare.
Il sindaco Russo e l’assessora al traffico Ilaria Becco, come sempre, si dichiarano pronti a confrontarsi con i cittadini, ma con un piano ben chiaro in mente: rendere la vita degli automobilisti sempre più complicata.