la democrazia e le sue regole

Il mio precedente commento era in risposta a quanto scritto da juan che, in base ai suoi interventi qui e in altri blog, non è accettabile e credibile come maestro di democrazia . Per quanto riguarda il commento del signor Rossi, ha ragione quando dice che la democrazia ha le sue regole e una discussione non è più costruttiva quando si trasforma in un braccio di ferro tra opposte fazioni, ciascuna delle quali ritiene di avere ragione “a prescindere”, e finisce solo per sfinimento della controparte. Non condivido, invece, la sua valutazione sul comportamento del sindaco Giacobbe che in quell’occasione ha sicuramente esagerato ed ha calpestato le regole di un confronto democratico (e non è stata l’unica volta). I cartelli e gli striscioni, infatti, non venivano esposti per sostenere posizioni da “tifosi” di una parte politica o dell’altra, ma erano un modo civile per manifestare il malessere di larga parte della cittadinanza di fronte a decisioni prese contro il volere della cittadinanza stessa da chi era stato eletto per rappresentarla e difenderne gli interessi. Quel malessere e quel desiderio di essere ascoltati e di partecipare alle decisioni sul proprio futuro sono stati ignorati e sono diventati così forti che hanno portato alla sconfitta elettorale della coalizione dalla quale la gente di Vado non si sentiva più rappresentata. Questa vicenda conferma che la democrazia ha le sue regole e che gran parte dei cittadini vadesi le conoscono e sono in grado di applicarle con civiltà.

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