sono purtroppo d’accordo che il panorama occupazionale savonese è tragico, e purtroppo lo è da troppi anni. Sono oltre 30 anni che la popolazione savonese si sta riducendo, e questo è anche una conseguenza del lavoro che manca. Non sono invece d’accordo sulla cura che lei suggerisce: i cantieri Aurelia bis daranno molto poco lavoro alla gente del posto, e poi comunque per un periodo limitato a 3-4 anni. La Maersk sarebbe una devastazione del territorio e un impatto sulle strade savonesi enorme, comunque non commisurato ai benefici. A fronte di pochissimi posti che un terminal prevalentemente automatizzato offre, avremo dei posti di lavoro per camionisti extracomunitari, e quindi lavoro non per gente savonese. Il raddoppio della centrale di Vado Ligure a carbone è una realtà che neppure la Cina, che il carbone ce l’ha a casa, ormai considererebbe più! Il porto turistico di Savona invece potrebbe dare molto di più. Ma se diamo uno sguardo in provincia vediamo che la zona Savona-Albisola è rimasta terribilmente indietro rispetto agli altri paesi circostanti. Vado ha una realtà industriale. Gli altri paesi una realtà turistica. Ed allora uno sviluppo turistico ed un associato sviluppo della nautica da diporto, vedasi Genova, potrebbero dare sicuramente quello sviluppo futuro e quella continuità di attività nel territorio che oggi mancano. Savona non deve fare concorrenza a Genova con un porto commerciale che devasta e dà poco in proporzione. Ci possono essere altre iniziative più moderne, meno impattanti. Università ed indotto ad esempio. Cordialità