La Giunta comunale ha approvato ieri l’elenco degli interventi per la citta di Savona sul portale Artbonus.gov . Tra i progetti individuati alcuni simboli della città come il Complesso del San Giacomo, il Teatro Chiabrera, il Priamar e il Tempietto Boselli.
“E’ uno strumento ancora poco conosciuto ma estremamente utile perché permette ai mecenati di ottenere agevolazioni fiscali consistenti a seguito di erogazioni liberali volte al sostegno del patrimonio culturale cittadino” ha affermato l’assessore alla cultura Doriana Rodino.
Vedremo cosa succederà e cosa sapranno fare per le opere d’arte in Piazza del Popolo dove c’è un capitello antichissimo nei giardini macchiato di vernice ed in pericolo di vandalismo da parte di orde di vagabondi incuranti dei beni culturali della città.
Se aspettiamo che i monumenti vengano salvati dai mecenati stiamo freschi. Ci vuole una cultura adeguata per capire quali sono quelli più a rischio e bisogna impegnarsi per capire il da farsi non certo asfaltare come all’interno di palazzo Santa Chiara dove alla base delle colonne del cinquecento c’è il bitume.
Neppure soltanto cintando il tempietto Boselli, dove basta allungare un braccio per rubare una piastrella. Io, anni fa, ne avevo vista una all’asta e lo avevo detto ad un responsabile.
Le statue dell’Antonio Brilla che sono in Piazza del Popolo andrebbero rimosse e messe al sicuro per esempio nell’interno di palazzo Santa Chiara. San Giacomo è da mettere a posto con una serie notevole di restauri.
Vanno consultati coloro che conoscono veramente le bellezze della città, cosa che ormai non viene più fatta da troppo tempo.
Le associazioni culturali come la società di Storia Patria, l’Istituto Internazionale di Studi Liguri, ecc. vanno presi in seria considerazione ed ascoltati in totale attenzione e rispetto.
Soprattutto per gestire il Priamar bisogna consultare chi lo conosce come le sue tasche e cioè il mio grande amico Ing. Massucco Rinaldo storico della città sicuramente la migliore persona da sentire.
Purtroppo in un passato anche recente abbiamo visto effettuare delle brutture sul Priamar intollerabili, per esempio passerelle improbabili.
La cultura non si inventa si coltiva negli anni, e chi non ce l’ha non se la può dare come diceva don Abbondio del coraggio.
Dottor Renato Giusto