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LA CENTRALE TIRRENO POWER

I SINDACI E LA CENTRALE TIRRENO POWER

  Spett.le REDAZIONE, In riferimento alle risposte e alle giustificazioni che le corredano dei Sindaci di Vado e Quiliano apparse su La Stampa (Savona e Provincia – pag. 58) ieri,28 c.m., risposte che respingono le sollecitazioni di molte  Associazioni, ambientaliste e non, a seguire l’esempio del Sindaco di Civitavecchia (che ha formulato espresso divieto al funzionamento di un gruppo della Centrale termoelettrica di Torrevaldaliga Sud), si fa notare che l’iniziativa del Sindaco laziale si è mossa sulla base di una critica situazione ambientale,con ripercussioni reali, possibili o prevedibili  sulla salute della popolazione– situazione analoga alla nostra…

Si legge nel suo documento, tra i tanti motivi, tutti improntati alla volontà di tutela della salute pubblica: “ Non è possibile escludere che tali emissioni abbiano comportato un impatto sulla salute umana  che non si è ancora completamente manifestato…….avrebbe l’effetto di esporre la popolazione a livelli di emissioni che, proprio in virtù della prevenzione e della riduzione integrale dell’inquinamento, possono e devono essere ridotti nell’immediato, aspetto, quest’ultimo, che induce nel sottoscritto Sindaco di Civitavecchia ulteriori legittimi timori in relazione alla salvaguardia della salute pubblica.,sindaco che ritiene “di dover adottare un idoneo provvedimento al fine di prevenire ed impedire il danno e il pericolo che le suddette emissioni potrebbero arrecare alla salute pubblica.”
Si fa appello quindi al PRINCIPIO DI PRECAUZIONE stabilito dalla Comunità Europea e dalla Legge italiana.
Quali sono i motivi sostanziali che impediscono di non farvi ricorso nella nostra situazione, di fronte a evidenze, dati, letteratura medico-scientifica, allarmi di medici e di esperti ambientali?
Perché di fronte al dovere primario di salvaguardia della salute, si adducono motivazioni tecniche e amministrative precisando che è un caso  diverso dal nostro?  Se le modalità possono essere diverse, la sostanza è la stessa e si chiama difesa della salute:  è questo che conta.
Da noi un intervento di quel genere sarebbe ancor più giustificato perché, mentre si dice nel documento  del Sindaco di Civitavecchia che il gruppo TV4 “non è in grado di disporre nell’immediato e nel medio termine (prossimi due anni) delle migliori tecniche disponibili”e di conseguenza, di garantire livelli di emissioni in linea con quanto richiesto dalla legge, da noi i vecchi gruppi  aspettano da anni l’Autorizzazione Integrata Ambientale obbligatoria per garantire tali livelli,pur avendo continuato a funzionare  ed essendo previsto che continuino a farlo fino all’entrata in esercizio del nuovo gruppo a carbone già autorizzato.
Forse la forma vale più della sostanza, forsei tempi della salute e la salute stessa  valgono più a Civitavecchia che da noi?
29/08/2011  COMITATO “Ambiente e Salute” di SPOTORNO-NOLI

 

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