La Bisello continua a difendere Don Lu,
ma le sentenze vanno rispettate
Si chiama don Luciano Massaferro, è nato a Savona nel gennaio del 1965 e fino a tre anni fa esercitava il proprio ministero in qualità di parroco della chiesa di San Vincenzo Ferreri ad Alassio.
Il 20 luglio 2012 la III sezione penale della Suprema Corte ha confermato la sentenza della Corte d’Appello di Genova (che a sua volta aveva confermato il verdetto di 1° grado del Tribunale di Savona), ritenendo il sacerdote colpevole del reato di atti sessuali continuati con minore di anni 14 commessi da persona cui il minore è affidato, con abuso dei poteri e in violazione dei doveri sacerdotali e condannandolo a:
|
– 7 anni e 8 mesi di reclusione;
– interdizione perpetua dai pubblici uffici; – interdizione perpetua da qualsiasi ufficio attinente la tutela e la curatela; – interdizione perpetua da qualunque incarico nelle scuole di ogni ordine e grado, da ogni ufficio e servizio in istituzioni o in altre strutture pubbliche o private frequentate prevalentemente da minori; – interdizione legale durante l’esecuzione della pena; – risarcimento dei danni cagionati alle parti civili (180.000 euro alla piccola vittima e 10.000 euro alla madre); – rifusione a favore delle parti civili delle spese legali sostenute; – pagamento delle spese processuali; – pagamento delle spese di mantenimento in carcere. Nel nostro Ordinamento esiste la presunzione di innocenza fino alla condanna definitiva e nel caso in esame esiste una sentenza di condanna definitiva. Le sentenze, in uno Stato di diritto, vanno rispettate. Lo segnaliamo al Comitato a difesa di “Don Lu”, promosso e guidato dalla Sig. ra Carla Bisello, oggi candidata alle elezioni comunali nella lista PDL-Lega ad Alassio. Comitato che continua a difendere a spada tratta il sacerdote incurante delle pronunce della magistatura. Comitato che non ha mai speso una parola di solidarietà nei confronti della vittima degli abusi. Saremmo curiosi di conoscere il pensiero del Candidato Sindaco della lista PDL-Lega Enzo Canepa sulla vicenda…Delle 2 l’una: O Canepa la pensa come la sua candidata su Don Lu (ed in tal caso anch’egli non rispetta le sentenze) oppure la pensa diversamente ed in questo caso dovrebbe quantomeno censurare la Bisello e spendere parole di solidarietà per la ragazzina che ha subito gli abusi.
Il Garantismo è cosa buona e giusta fino alla sentenza definitiva. Dopo fa a pugni con la giustizia e col buon senso. Restiamo in attesa della posizione ufficiale del Candidato Sindaco del PDL e del suo partito in merito all’argomento.
|