CHI L’HA VISTI GLI ITINERARI CICLABILI COMPRENSORIALI DI ALBISSOLA MARINA, ALBISOLA SUPERIORE, CELLE LIGURE E VARAZZE?
I cittadini attendono notizie del progetto dai quattro comuni interessati
Che fine ha fatto Il progetto, vecchio di più di un anno, per la realizzazione di un sistema di itinerari ciclabili comprensoriale, che comprenda i Comuni di Albissola Marina, Albisola Superiore, Celle Ligure e Varazze, per cui la Facoltà di Ingegneria della Università degli Studi di Genova aveva manifestato disponibilità ed interesse e sarebbe stata disponibile ad attivare un dottorato di ricerca dedicato con il supporto del Centro di Ricerche CRUIE (Centro Ricerca di Urbanistica ed Ingegneria Ecologica)….
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Queste sarebbero state le linee guida per lo svolgimento dello studio effettuato dal suddetto Dottorato di Ricerca: Il Dottorato di Ricerca, si pone come obbiettivo lo studio della fattibilità tecnica di reti ciclabili territoriali nei comuni sopra citati. Potendosi collegare anche con i territori comunali contigui, le reti ciclabili andranno ad inserirsi in un contesto più ampio, al fine realizzare un sistema di mobilità sostenibile su scala sovra comunale, in accordo anche con quanto auspicato dalle linee progettuali presenti in letteratura. Il progetto prenderà in considerazione sia normative tecniche che linee guida riguardanti tale argomento. Si adotteranno le più efficienti soluzioni, riferite a contesti anche internazionali, proponendo aspetti innovativi ove necessario; dispositivi di sicurezza stradale saranno tenuti in considerazione in modo particolare, al fine di garantire connessioni rapide e sicure. Il progetto non riguarderà solamente la fascia costiera, ma considererà questa come il principale collegamento delle reti ciclabili di ogni singolo Comune. Il connettivo litoraneo permetterà lo sviluppo di una mobilità dolce a scala territoriale, intercettando la domanda di attraversamento di breve raggio che costituisce la maggior parte dei flussi di traffico. Le singole ciclovie urbane raggiungeranno invece i principali poli attrattori dei Comuni, svolgendo una funzione di concreta alternativa alla mobilità motorizzata, che da anni rappresenta un problema rilevante per turisti e residenti. Saranno presi in considerazione anche percorsi storici, collegamenti non costieri fra Comuni e la valorizzazione dell’entroterra tramite congiunzione con itinerari ciclabili e/o pedonali. Come avviene già da tempo in molte città europee (e da alcuni anni anche italiane), questo progetto permetterà la diffusione di un sistema di mobilità dolce anche a livello territoriale, a vantaggio della qualità della vita e della salute dei cittadini dei comuni collegati. I vantaggi per le singole località a livello turistico potrebbero essere assai rilevanti, potendo così offrire una reale alternativa al litorale da troppo tempo unico vero richiamo. Si ritengono ormai maturi i tempi per lo studio di un insieme organico di progetti atti a modificare in meglio il contesto in cui si ci muove, rendendo facile e sicuro l’uso e la sosta delle biciclette nei Comuni citati. Questo non vuole imporre o pretendere l’uso della bicicletta, ma vuole creare le condizioni necessarie affinché, sempre di più, coloro che lo vogliono fare possano farlo e in sicurezza. Sarebbe interessante se i Comuni interessati facessero avere ai cittadini qualche notizia del progetto. |
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