ORA BASTA IO NON VOGLIO ESSERE ACCOMUNATO ALL’ITALIA DEI VALORI LIGURE, VERTICISTICA , ANTIDEMOCRATICA E CHE GENERA , ATTRAVERSO LE PROPRIE AZIONI POLITICHE NON CONDIVISE, FORTI SPACCATURE ALL’INTERO DELL’IDV SAVONA |
Finita la campagna elettorale su Savona, dopo aver promesso all’ On. DI PIETRO un rispettoso silenzio preelettorale, Cosimo Melacca prende le distanze dai vertici regionale IDV perché:“non intendo più in alcun modo che la mia figura possa essere affiancata a persone che non stimo politicamente. Sono disgustato dai sistemi antidemocratici e dall’onnipotenza manifestata in questa campagna elettorale da personaggi come il segretario Regionale IDV il quale, dopo mie ripetute rimostranze ed inevase richieste di confronto in merito alla linea politica e la rappresentatività sul territorio del partito, deve ancora fornire educata risposta a distanza di ben tre mesi. Ma soprattutto sono disgustato da tutte quelle persone che, come il consigliere Quaini, attraverso le proprie azioni politiche, avvallate dal silenzio-assenso dell’ Onorevole Paladini, hanno generato gravi conseguenze a livello politico, sul territorio ed all’interno del partito. Azioni, tanto per citarne qualcuna, come la scelta della candidatura sul Comune di Savona di Cristian Bagozzi, immobiliarista Finalese che non mi risulta abbia mai manifestato prima d’ora, in qualunque forma, alcun desiderio di dedicarsi all’impegno politico od alla tutela dei bisogni della collettività. Scelta, questa, imposta e sostenuta dai vertici regionali senza condivisione del direttivo, non essendo Bagozzi di Savona. Con la sua dispendiosa campagna elettorale, unitamente alla circostanza di non risiedere nel Comune di Savona, ha condizionato purtroppo negativamente l’elettorato dell’ Italia dei Valori (già minato da SEL e GRILLO) che, di fronte ai tanti denari investiti in pubblicità elettorale, si è posta qualche domanda visti i 200 voti ottenuti, davvero pochi per poter giustificare gli elevati costi della campagna. Come del resto è stato condizionato Loano, con un comportamento a dir poco scellerato su candidature non condivise e non operanti sul territorio, come Gallizia, Dalmonte e Cereda, che hanno disorientato i nostri elettori generando un grosso insuccesso. Tutte scelte verticistiche ed antidemocratiche, sostenute con autorità più che con autorevolezza e condivisione come dovrebbe sempre avvenire ed ancor più, aggiungo io, all’interno di una formazione politica che, fregiandosi del nome “Italia dei Valori” ha fondato la propria genesi e la propria esistenza su tutti quei sani principi così tanto bistrattati dalle formazioni politiche opposte. Come ha generato e continua a generare perdita di consensi la propaganda negativa, manifestata sui giornali, diffusa in internet e sostenuta verbalmente dal Consigliere Quaini e farcita peraltro di inesattezze, per non dire altro, verità strumentalizzate e manovrate a proprio piacere e consumo, noncurante del male che le proprie azioni determinano nei confronti di tutte quelle persone che onestamente mettono al servizio della collettività il proprio impegno politico. E’ per questo che oggi, dopo aver atteso la conclusione delle consultazioni elettorali, mi trovo costretto a rispondere. Il Consigliere Quaini ha fatto largo uso della parola “meritocrazia” al punto tale da destarmi il dubbio che venga adoperata in un’altra accezione, con un altro significato rispetto a quello di comune utilizzo visti i comportamenti adottati; qualche tempo fa, dopo un repentino passaggio dalla militanza in Rifondazione all’IDV, l’attuale Consigliere ha prima preteso di candidarsi come Sindaco a Carcare, poi ha preteso 3 collegi elettorali alle consultazioni provinciali ed infine a quelle regionali, vista la reticenza dell’on. Paladini nei suoi confronti, con un funambolico salto lo ha scavalcato cercando appoggi a livello nazionale attraverso persone stimate come Ottavio Cosma, per arrivare fino all’Onorevole Di Pietro. Ottenuto finalmente il posto di Consigliere regionale, ciò grazie all’impegno ed al lavoro di tutti i candidati Regionali per l’IDV perché, con i suoi soli 1500 voti, avrebbe a malapena potuto staccare un biglietto per una gita culturale o scolastica guidata all’interno del Consiglio regionale, adesso l’onnipotente condottiero punta con intelligenza politica a prendersi la segreteria Savonese attraverso Bagozzi (VEDI ULTIME 100 tessere spuntate improvvisamente dal cilindro). Questo, ovviamente, con il solito silenzio-assenso dei vertici regionali e facendo sempre largo uso di quel rinnovato concetto di meritocrazia a cui accennavo e che, probabilmente, lo porterà lontano verso quegli orizzonti che, in modo neppure celato, ha sempre manifestato dopo la propria elezione Regionale ai suoi più cari amici, che lo hanno aiutato in campagna elettorale e che oggi ne pretendono le distanze sia politiche che personali. Infine come posso non notare tutte quelle “infiltrazioni” all’interno del partito da parte di elementi di forte militanza nell’estrema Destra e riconducibili in qualche modo al Consigliere Quaini (vedi Pirritano che fino a cinque giorni fa era nel PDL a Borghetto S.S., Cossu, Morena, Gallizia ecc. ecc.), che senza alcuna coerenza politica si sono imbarcati sul veliero del grande condottiero. La considerazione che anche un novizio della politica può fare e che un voto preso alla destra ha quale contrappeso la perdita di dieci voti a sinistra (e si badi bene non consensi di chi votava AN o PSI ma TESSERATI, MILITANTI DA ANNI.!!!!!). Dal canto mio, pur avendo ricevuto 644 preferenze per IDV alle ultime consultazioni regionali, non ho mai preteso nulla dal partito, con Pier Giorgio Pavarino ho lavorato con spirito di liberalità e senza alcun compenso sul territorio, per la collettività e per l’ambiente: la gente ne è testimone. Bagozzi, che forte dei suoi 200 voti pare sia diventato il prodigio della politica e leader del partito a livello locale, insieme ai vertici nei rispettivi ruoli, mascherano e nascondono la cooptazione nel partito di elementi sui quali poggiare la futura struttura, nella veste da loro voluta, dietro la frase “CANDIDEREMO DEI GIOVANI”, non rendendosi neppure conto che questo modo di fare politica non incanta più nessuno e la perdita di voti lo ha dimostrato. Non posso, infine, esimermi dal denunciare il clima di ODIO e RABBIA che serpeggia tra i componenti IDV e che il consigliere Quaini ha generato con i propri atteggiamenti, sia nelle elezioni Regionali (vedi il cinema e denunce fatto MARSELLA dove coinvolse il sottoscritto e la Nadia NARI, poi siccome la DIGOS stava facendo inchieste su tutti noi lui preferì ritirare la denuncia onde evitare la sua esposizione pubblica), che in quelle comunali di Savona e di Loano. Concludo dicendo che, per ora, manterrò la mia appartenenza all’IDV nella speranza che le buone idee originarie dell’ On. Di Pietro siano accompagnate dalla presa di coscienza delle realtà che ci sono sotto la comune bandiera, oppure che De Magistris da me molto ammirato ci rappresenti e ci tuteli all’interno del partito sul principio base della democrazia e del confronto. Il Contadino Sindacalista Cosimo Melacca Cosimo Melacca |