La storia di questi ultimi mesi è tutta incentrata sul tema rigassificatore, sul quale pare ora siano, Toti a parte, tutti contrari (anche se inizialmente non fu proprio così… VEDI).
Dopo il rischio biodigestore prospettato nel 2018 dal piano rifiuti nell’area di Vado Quiliano (quando gli allora sindaci Monica Giuliano e Alberto Ferrando erano consiglieri provinciali … VEDI … e… VEDI), in molti hanno dimenticato la vicenda del progetto, nel 2020/21, di raddoppio della centrale a gas in mezzo ai centri abitati di Quiliano e Vado Ligure.
Comparvero in allora per le strade dei manifesti di opposizione al raddoppio fatti pubblicare da un gruppo di cittadini, ma la classe politica si mostrò nel migliore dei casi sorda ed in larga parte favorevole all’istituzione di una nuova servitù su un territorio già duramente provato da oltre quarant’anni di combustione del carbone.
La Giuliano ed il suo fido vice Gilardi (ora candidato alla carica di Sindaco a Vado) sposarono immediatamente con entusiasmo il progetto andando ai ferri corti con Isetta…VEDI..e… VEDI…. che invece decise (come sempre dovrebbe fare ogni sindaco che difende la salute dei suoi cittadini) di affidare una perizia ad un noto luminare in materia come Marco Stevanin, ora noto a tutti per i suoi preziosi contributi legati al rigassificatore.
Nel gennaio 2021, in un consiglio comunale svolto da remoto a causa della pandemia, Quiliano si oppose al progetto; tuttavia ciò non avvenne all’unanimità, ma solo con il voto favorevole del gruppo Progetto comune di Isetta, mentre il gruppo consigliare Quiliano Domani del capogruppo Rodolfo Fersini clamorosamente si astenne (VEDI).
L’analisi critica della documentazione tecnica relativa al progetto di raddoppio innescò un percorso virtuoso che portò qualche mese dopo al ritiro del progetto da parte di Tirreno Power (VEDI).
Un percorso, quello di Isetta, portato avanti pressoché da solo e rivelatosi alla fine vincente.
Lo stesso epilogo che molti auspicano avvenga con il progetto di Snam.
Anche in questo caso Nicola Isetta è partito da solo, convocando in piena estate la prima riunione pubblica in materia davanti a un Teatro di Valleggia stracolmo (vedi articolo da Quilianonline).
E questa volta i cittadini, e davvero tutti, si aspettano che il risultato sia lo stesso ottenuto in passato.