Intrighi, vendette e lotte di potere in un Comune Medioevale L’età comunale indica un periodo storico del medioevo, contraddistinto dal governo locale dei comuni. Ebbe origine in Italia centro-settentrionale attorno alla fine dell’XI secolo, sviluppandosi successivamente con forme e modalità diverse nel resto dell’Europa. Questa breve storia racconta il tentativo di un gruppo di uomini nemici tra loro, ma disposti ad allearsi pur di conquistare il potere. Per fortuna oggi questi fatti non succedono più. |
Un Valvassore era furibondo, era stato scaricato dal suo Comune ed era stato costretto a trasferirsi in un luogo lontano. Per questo in cuor suo non aveva mai smesso di pensare alla vendetta, poteva contare sull’aiuto di Auguratricis Circe e Schola Hominem, un amico dello Stilista. Nello stesso momento il mago Silvan, infiltrato tra i consoli che gestivano il Comune e che avevano scaricato il Valvassore, stava tentando di destabilizzare l’attuale gestione cittadina accordandosi con i Popularis Factio che avevano dominato fino a qualche anno prima e avevano ridotto gli abitanti in povertà. L’ordine gli arrivava dal capo supremo caduto in disgrazia, Nesciente, che nel frattempo stava tentando di impadronirsi di un Comune vicino. Tra il valvassore che cercava vendetta, Nesciente che voleva ritrovare la fama perduta e i Popularis Factio nacque subito un’intesa. Con la Santa Inquisizione si cercò di colpire il Console Pashmina, responsabile dell’allontanamento del Valvassore, il loro scopo era quello di indebolire il podestà Iohannes Aurantiaco che dominava un agglomerato di importanti comuni, per poi batterlo. Qualche giorno prima, gli uomini di Nesciente agli ordini di Cigar Smoker, avevano già conquistato un Comune, ora toccava allo stesso Nesciente provare ad espugnare uno dei Comuni più importanti. Il Valvassore e le consortia inviarono uomini fidati in suo aiuto e una prima battaglia era già stata vinta contro gli uomini di Iohannes Aurantiaco, ma dopo qualche giorno ci sarebbe stata la battaglia decisiva e Nesciente non poteva perdere…. CONTINUA |