Inquinamento in mare sotto al Priamàr
Uso non compatibile del piazzale ex-Italsider
compreso tra il Priamàr e il mare
Questa mattina vi è stato un grave episodio di inquinamento del mare antistante il Priamàr: dalla Fortezza era ben evidente una chiazza biancastra di una sostanza inquinante che era stata versata in mare dal piazzale ex-Italsider, compreso tra la Fortezza e il mare.
Da diversi mesi in tale piazzale non solo vengono parcheggiate automobili e mezzi portuali (autotreni, rimorchi, ecc.), ma spesso sono evidenti grandi cumuli di rinfuse, sostanze inquinanti che oggi sono finite perfino in mare. A poche deci di metri…
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di distanza si trova il settore portuale dove l’ex-presidente dell’ Autorità Portuale di Savona (ing. Cristoforo Canavese) voleva lasciare realizzare il famoso Deposito di Bitume, operazione improvvida ed assurda, che ricevette l’approvazione tecnica della scorsa Amministrazione Comunale presieduta dal Sindaco Berruti.
Subito a sinistra del piazzale si trova l’area dove qualcuno voleva ( e vorrebbe ancora) sistemare gli altamente inquinanti impianti del bitume, a poche decine di metri dal Priamàr e dalla Città
Nei mesi scorsi il dott. Berruti precisò che l’ avallo non fu dato direttamente da lui, ma dagli Uffici del Settore Urbanistica del Comune: la pratica con l’ assenso agli impianti del bitume dei Funzionari e Dirigenti comunali fu curata dal “responsabile del procedimento” arch. Andrea Berruti, tecnico comunale. L’ arch. Berruti è anche il progettista della famosa passerella ciclo-pedonale sottostante il Priamàr e sovrastante il piazzale antistante lato-mare, in corso di ultimazione: la pesante struttura in acciaio cor-ten è stata progettata dall’ arch. Berruti in collaborazione con il comunale “Ufficio Poitiche e progetti per l’ innovazione”, diretto dal geom. Ennio Rossi. E’ veramente spiacevole che la brutta passerella e l’ utilizzo improprio del piazzale, che ha causato oggi l’ inquinamento marino, si trovino proprio nel piazzale che il “Piano Regolatore Portuale” e il “Piano Urbanistico Comunale” destinano ad “area per spettacoli, sport, turismo e tempo libero”, un’ area di 22.000 metri quadrati oggi assai squallida e squalificante, per la cui sistemazione urbanistica (e restituzione all’ uso urbano della nostra Città) vi era stato nel 2001 un “accordo di programma” tra i massimi vertici delle Amministrazioni Pubbliche e i privati interessati alle operazioni immobiliari delle aree ex-portuali ed ex-industriali (Regione Liguria, Comune e Provincia di Savona, Autorità Portuale di Savona, Soprintendenza per i Beni Architettonici ed Ambientali della Liguria, Provveditorato alle Opere Pubbliche della Liguria, ORSA.2000 e Orsero Group).
Il mare inquinato davanti al piazzale compreso tra la Fortezza e il mare. Sulla destra compare l’ imponente e squallida mole della passerella in costruzione sotto all’ abside dell’ antica cattedrale sul promontorio roccioso a picco sul mare
Tutte le operazioni immobiliari previste nell’ accordo di programma si sono concluse, compresa (in variazione ed aggiunta di tale accordo) la recente conversione di uso del cosiddetto “Crescent2” (da turistico-alberghiero a puramente residenziale), ma del recupero del piazzale tra la Fortezza e il mare si continua a non parlare e si continuano ad ignorare le destinazioni d’ uso previste da ben dodici anni dal “Piano Regolatore Portuale” e dal “Piano Urbanistico Comunale”. Il grave inquinamento del mare causato oggi dimostra in modo inequivocabile che non si può andare avanti così; quali sarebbero state le conseguenze se il grave incidente si fosse verificato nella stagione balneare, con l’inquinamento che oggi dal mare del Priamàr si è esteso verso le spiagge del Prolungamento di Savona e del Ponente ? E cosa succederà in futuro se la sciagurata vicenda del bitume dovesse avere esito sfavorevole per i Savonesi e per il turismo di Savona, oltre che per la vivibilità della nostra Città? Tutto “normale”, peraltro: mentre qualcuno negli ultimi anni non si preoccupava di dare attuazione a quanto è previsto dal “Piano Regolatore Portuale” (aree per spettacoli, sport, turismo e tempo libero nel piazzale tra il Priamàr e il mare), nello stesso tempo si brigava invece per trovare spazio per gli inquinanti impianti del bitume a poche decine di metri da tale piazzale, dal Priamàr e dalla Città intera, per un insediamento inquinante non previsto dal “Piano Regolatore Portuale” vigente dal 2005. Nel piazzale ex-Italsider compreso tra la Fortezza e il mare da almeno vent’ anni la “Consulta Culturale Savonese” e la “Consulta Comunale per il Priamàr” stanno proponendo (finora invano) di realizzare una stupenda passeggiata pedonale e ciclabile, che unisca i giardini del prolungamento con la vecchia darsena del porto di Savona. Questo percorso di quasi mezzo chilometro, lontano dal traffico e dagli inquinamenti (bitume a parte …), avrebbe una valenza turistica ed economica eccezionale per la Città e il comprensorio di Savona e sarebbe del tutto compatibile con quanto prevedono il “Piano Regolatore Portuale e il “Piano Urbanistico Comunale” … invece si è preferito utilizzare oltre 700.000 euro (dei quali solo 150.000 fondi europei, gli altri 550.000 usciti dalle casse comunali) per costruire la bruttissima passerella in acciaio “alla ruggine” cor-ten che deturpa il lato-mare del Priamàr, in uno dei suoi punti più simbolici e suggestivi, con l’ abside dell’ antica Cattedrale sul promontorio roccioso a picco sul mare, , altro esempio che convalida la celebre poesia di Vincenzo Cardarelli (…”O chiese di Liguria, come navi disposte a esser varate! “…). Ma a Savona si vuole realizzare sempre il peggio e non si vogliono invece mai rispettare le regole, i programmi e le previsioni approvati anche ad altro livello, con intese ed accordi stipulati ai massimi livelli amministrativi e politici, quali l’ accordo di programma del 2011 che fu formalizzato anche con decreto del Presidente della Giunta Regionale on.le Sandro Biasotti e fu firmato dal Sindaco di Savona Ruggeri, dal Presidente della Provincia Garassini, dalla Soprintendente Architettonica Pittarello, dal Presidente dell’ Autorità Portuale Canavese e dai legali rappresentanti delle società immobiliari “ORSA.2000” e “Orsero Group”. Speriamo in un futuro più roseo, dove gli accordi vengano finalmente rispettati e non più ulteriormente disattesi. Rinaldo Massucco Membro della “Consulta Comunale per il Priamàr” dal 2006 al 2016 La “Consulta Comunale per il Priamàr è un organo tecnico del Comune di Savona, che fornisce gratuitamente consulenza (con pareri e proposte) alla Giunta comunale, alle Commissioni Consiliari e ai tecnici incaricati di progettazione di qualunque tipo di interventi pensati per il Priamàr (Priamàr inteso come “Fortezza e aree circostanti”), come previsto dal “Regolamento” deliberato dal Consiglio Comunale in due distinte successive delibere, delibera n. 2 del 22 gennaio 1999 e delibera n. 17 del 23 aprile 2013) Per l’ anno 2017 il Sindaco e la Giunta Comunale di Savona devono ancora provvedere alla ricostituzione di tale organo tecnico comunale, che (in base al Regolamento) scade al termine di ogni amministrazione comunale e deve essere ricostituito al rinnovo do ogni Amministrazione, dopo ogni elezione.
Tavola 4.3 del vigente “Piano Regolatore Portuale”, con le destinazioni d’ uso
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