Incidente mortale in TPL: richiesta di risarcimento e possibili implicazioni sul bilancio aziendale

Continua a far discutere il tragico incidente che, nel febbraio 2023, ha portato alla morte del capo officina di TPL Linea, schiacciato tra un autobus e un carro attrezzi durante un intervento di lavoro. Mentre l’inchiesta penale è stata archiviata, la causa civile per il risarcimento alla famiglia procede con una richiesta di 1,3 milioni di euro.
Oltre alle questioni legali, si aggiunge un elemento che starebbe creando preoccupazioni in azienda: secondo alcune voci interne, TPL potrebbe non essere stata coperta da una polizza assicurativa al momento dell’incidente. La mancata copertura, qualora confermata, potrebbe essere attribuita ad un errore nella gestione del rinnovo o a una scelta strategica legata al contenimento dei costi di bilancio.
Al momento si tratta solo di ipotesi non ufficiali  ma che, se accertata,  rappresenterebbe un serio problema per la sostenibilità economica dell’azienda. I sindacati starebbero cercando conferme.
La responsabilità dell’eventuale mancata copertura potrebbe risalire alla gestione del vecchio Consiglio di Amministrazione, ma non ci sono ancora riscontri definitivi.
La prima udienza per la causa civile si terrà il prossimo 13 dicembre, con il rischio che il maxi-risarcimento richiesto possa aggravare ulteriormente una situazione finanziaria già complessa. Intanto, si attende di capire se TPL e la famiglia del dipendente troveranno un accordo, oppure se sarà necessario attendere una sentenza che potrebbe arrivare entro la prossima primavera.

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