INAUGURATO IL JOBS ACT A SAVONA!

La nostra Fulvia deve essere nata sotto lo stellone di famiglia: dopo aver ereditato l’incarico di Segretaria Generale della CGIL di Savona dal marito Francesco (in viaggio preventivo verso Genova per vedere l’effetto che fa….), fatto piazza pulita di eventuali concorrenti in CGIL o in grado di farle ombra (attraverso l’immediato rientro al lavoro senza “giusta causa” per Fulvio Berruti e Alberto Lazzari), preparato la sua successione sempre in linea ereditaria…magari con la Nonna stavolta, riempito le pagine delle cronache locali dei giornali con “mai e poi mai con Matteo Renzi”, fatte giostre e corse con le inconsapevoli comparse della Tirreno Power presi in giro e distrutti di ogni futuro, guidato cortei dei “senza lavoro non c’è futuro” (meno che per Lei a 13 mila euro al mese), guidato le lotte di popolo contro il Jobs Act al grido “no pasaran” ….. da mesi e mesi (come assicurano i Bene informati) flirtava con Raffaella Paita, tesseva accordi sottobanco benedetti da Claudio Burlando e praticava la politica dello scambio e del cambio di posto garantito nel famigerato Listino in Consiglio Regionale senza neppure la fatica di una campagna elettorale complicata, una verifica di mandato e di consenso elettorale…..alla faccia della coerenza, della autonomia e del codice etico del Sindacalista! E poi teorizzano trasparenza e correttezza di comportamenti!

La verità? Pecunia non olet e un colpo di fortuna cosi all’ultimo giro di “Listino” non tornerà mai più; potrebbe anche andar bene cosi, ma prendere per i fondelli i lavoratori senza lavoro o con le imprese chiuse nell’ultimo anno e mezzo di direzione in CGIL proprio non va bene e non va davvero bene continuare nella a-morale di Pinocchio: “Raffaella Paita mi ha proposto la candidatura nel listino a suo sostegno alle prossime regionali (quando? prima o dopo le Primarie?). Ho deciso di accettare la candidatura (quando? prima o dopo le Primarie?) . Come sapete la mia storia é totalmente legata al sindacato. Io sono una dirigente della CGIL e, quando il listino sarà depositato, decadrò automaticamente dal ruolo di segretaria della Camera del Lavoro (ma che brava e originale!). Come sindacalista, in questi anni, ho seguito decine e decine di crisi aziendali (Risolte positivamente?). Ho sempre potuto contare sull’appoggio della regione che ha sempre dato grande importanza alle ragioni del lavoro e si è sempre confrontata con i sindacati (sarà mica nata durante i confronti l’idea del posto garantito nel listino….visto che Tirreno Power – ma la lista è lunga – pare ancora chiusa e senza alcuna prospettiva alternativa per i lavoratori diretti e dell’indotto!).