In Italia arrivano i grillini …………..
faremmo bene a prendere la loro sfida molto sul serio
Un partito apparentemente venuto dal nulla ha cambiato completamente lo scenario politico italiano. Fino a pochi mesi fa tutto in Italia sembrava scontato in vista delle elezioni politiche di febbraio 2013: i sondaggi davano vincente la coalizione del centro sinistra dell’ On.Bersani e promettevano una comoda maggioranza…. |
Ma ora i giochi sono di nuovo aperti con una strabiliante affermazione alle elezioni per il parlamento italiano dei Grillini col quasi 30%..
I partiti tradizionali allora si erano consolati ,mesi prima,dicendo che era “speciale”, che quel movimento giovane e anticonformista non faceva testo e non avrebbe preso piu’ del 15% a livello nazionale.
Ma poi si sono dovuti ricredere. Alle elezioni quanto di più provinciale si possa immaginare – due settimane fa il M5S ha ottenuto un lusinghiero 30% e 160 parlamentari, assicurandosi una pelle da cinghiale.
E, con grande sconforto dei “vecchi” partiti, tutti i sondaggi ora prevedono a questi Grillini della politica un risultato tra il 40 e il 50 per cento alle prossime elezioni politiche se si riandasse a votare.
Tra gli osservatori italiani qualcuno è tentato di catalogare la nuova forza come una versione italiana dei Piraten tedeschi
Alcune analogie sono più che evidenti. Entrambe le forze si dichiarano “né di destra né di sinistra”, usano il web come piattaforma principale di comunicazione politica e hanno costruito la loro ascesa totalmente ignorati dai mezzi d’informazione. E tutt’e due affermano che i cittadini devono riappropriarsi della politica, togliendo spazio ai vecchi partiti, giudicati autoreferenziali e obsoleti.
Ma saltano all’occhio anche le enormi differenze tra i Pirati e il Movimento 5 stelle. Non a caso in Italia tutti parlano dei “grillini”: cioè di un movimento nato sotto l’egida di Beppe Grillo, e che rimane saldamente controllato dal suo unico leader.
I Piraten, invece, sono al momento del tutto privi di un “líder maximo”: se si chiedesse oggi ai cittadini tedeschi di nominare qualche loro dirigente farebbero spallucce. Si vota, come ai vecchi tempi, un partito, non un capo carismatico.
Eppure i Piraten sembrano, molto più dei grillini, un vero movimento del ventunesimo secolo. Il partito tedesco è nato nell’autunno del 2006, pochi mesi dopo la fondazione dello svedese Piratpartiet (che a sua volta era nato per difendere politicamente il sito di filesharing Piratebay). Il grande e unico tema del partito per anni è stato internet. Per essere più precisi: la libertà nel web, la libertà di download, la libertà contro le censure, contro i controlli dall’alto.
Per questo stesso motivo i partiti politici tradizionali ed italiani hanno continuato a sottovalutare i Grillini: ai loro occhi erano un gruppuscolo di sfigati, di no Tav, punK’ a bestia, di cozzaglia di black block, brufolosi ragazzotti incollati giorno e notte davanti al loro computer, al loro cannone, ai trip,slogan inesistenti,ecc.ecc.. Chi li avrebbe mai potuti votare se non quelli come loro?
Invece gli italiani li hanno votati in massa. E ancora oggi i politici di professione continuano, con un atteggiamento auto consolatorio, a ripetersi che secondo tutti i sondaggi la massa dei neo elettori vota i Grillini per protesta e insoddisfazione e non per una particolare vicinanza alle loro richieste poi li vorrebbero derubricati come mera forza di protesta e come accozzaglia di dilettanti allo sbaraglio.
Ma è una magra consolazione.
Invece i partiti tradizionali farebbero bene a prendere i Grillini sul serio.
Certo i Grillini non sono nati, come i Verdi degli anni ottanta, in seguito a forti movimenti di massa. Però le loro battaglie meritano uguale attenzione. Se non altro dovrebbe allarmare i loro concorrenti il fatto che il 30 per cento degli elettori al voto per la prima volta ha scelto i Grillini.
E se il rapporto con internet fosse uno dei veri cantieri della politica futura? La stragrande maggioranza dei “vecchi” politici comincia pian piano a scoprire i social network, a usare facebook o twitter. Ma quasi sempre questi politici usano i nuovi strumenti in maniera vecchia, “top down”.
I Grillini , invece, predicano il principio del “bottom up”: non a caso grillo e Casaleggio si potrebbero classificare come i Piraten tedeschi,ovvero, Schwarmintelligenz, “intelligenza dello sciame”.
È inutile dare degli utopisti ai grillini Ai vecchi partiti di massa sarebbe molto più utile interrogarsi se non è venuto anche per loro il tempo di aprire nuovi canali di reale partecipazione per i cittadini.
Ed è inutile per loro sperare che i Grillini non avranno nulla da dire sulle altre questioni politiche: infatti già cominciano ad attrezzarsi, a catechizzarsi con gruppi di lavoro sul web, dedicati a scuola, politica sociale, diritti civili. E poi: reddito minimo di cittadinanza, libero e gratuito accesso all’istruzione, dagli asili nido all’università, sì agli sponsor privati nelle scuole ma no a una loro intromissione nei programmi scolastici, sì a una equiparazione completa tra coppie gay e coppie etero: sono queste le loro prime proposte programmatiche.
Caratterizzano il proprio movimento liberale ma non liberista, anzi con una forte vocazione sociale. E lo caratterizzano come partito che non viene dai margini, ma dal cuore della società italiana. Non è dato sapere se i Grillini dureranno nel tempo. Ma i partiti italiani– in primis quelli di centrosinistra o di sinistra, come il PD,PSI e SEL – farebbero bene a prendere la loro sfida molto sul serio.
Franco Costantino |