Questi 4 campioni tentarono con ogni mezzo di ostacolare le mire di banca Carige (che pensava, essendo socia di Carisa al 40% di avere diritto di prelazione) con l’ausilio di banca Toscana, controllata dal Monte dei Paschi di Siena:lo scontro fu lungo e tortuoso e si concluse con la decisione del tribunale civile che dette ragione all’azienda genovese.
Abbiamo riassunto l’antefatto della notizia, perché leggiamo che, dopo 10 anni, si realizza una delle voci del contratto di vendita, quello della cessione dell’edificio del Monte dei Paschi, alla proprietà della fondazione, per un progetto di recupero museale di rilievo per la città…leggi dal SECOLOXIX…il moschettiere avv. Romani, nelle sue vesti di Presidente della fondazione De Mari, fatta ammenda dei ritardi del passato (il passaggio poteva avvenire molto prima, ma la fondazione ha scelto la sua sede in un palazzo di civile abitazione, sdegnando La dimora storica) firma il recupero del lato destro di piazza Chabrol (il lato sinistro e’ sconciato dallo scempio ex Astor), facendo ammenda dei toscanismi giovanili! E gli altri 3 moschettieri pro Siena, che fine hanno fatto? Uno, da segretario provinciale dei DS e’ approdato alle brumose sponde socialiste; il secondo, dopo aver ricoperto il ruolo di Sindaco di Savona e di assessore regionale, pare sia ritornato alla cooperazione; del quarto, professionista assai impegnato, sappiamo che continua l’attività amministrativa, ma con meno entusiasmo di prima: dopo 10 anni anche i moschettieri più tenaci non possono pretendere di avere il fiato di una volta!!!
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