Da quanti anni sentiamo ripetere che il centro-sinistra è esattamente come il centro-destra, che il PD è come Forza Italia, e che Lega e Fratelli d’Italia seguono tutti gli stessi interessi di pochi? Quante volte abbiamo cercato di convincerci che non fosse così, che gli ideali di sinistra e destra fossero completamente diversi?
Poi, ad ogni elezione, quelle convinzioni crollano, e si deve ammettere che in Italia destra e sinistra sono sempre più simili, se non la stessa cosa. Prendiamo ad esempio le prossime elezioni regionali: alcuni assessori della giunta di Albissola Marina, ufficialmente di centro-sinistra, fanno apertamente campagna elettorale per un consigliere del partito “Cambiamo”, guidato da Giovanni Toti che, visto lo scandalo in cui è stato coinvolto e condannato, dovrebbe essere l'”avversario” politico da battere.
Nella rossa Vado Ligure, un ex assessore molto influente della giunta PD guidata da Monica Giuliano supporta pubblicamente il candidato presidente di centro-destra Marco Bucci e promuove un consigliere che, guarda caso, è appoggiato dagli stessi assessori di Albissola.
A questo punto, l’elettore si sente tradito, preso in giro, e il risultato è che non va più a votare. Questo disincanto alimenta l’apatia e il distacco dalla politica, poiché sembra che le differenze ideologiche tra destra e sinistra siano sempre meno rilevanti e che a guidare le scelte siano gli stessi interessi, al di là degli schieramenti ufficiali. Per fortuna, per ora, qualche alternativa al Pd e al centrodestra c’è ma fino a quando? Quanto dureranno le poche alternative sottoposte a boicottaggi, fake news e alla stampa allineata.