Da quasi un anno è scaduto il contratto dei lavoratori metalmeccanici italiani.
Secondo i dati di Federmeccanica, il sindacato del padronato metalmeccanico, il settore occupa circa 1.600.000 addetti risultando così il secondo in Europa dopo la sola Germania. Produce ricchezza (misurata con il valore aggiunto) per circa 110 miliardi di euro. Esporta beni per oltre 200 miliardi che rappresentano più della metà del fatturato settoriale. L’attivo del suo interscambio (pari a circa 50 miliardi di euro) contribuisce al totale riequilibrio della bilancia commerciale italiana, strutturalmente deficitaria nei settori energetico ed agro-alimentare.
L’industria metalmeccanica contribuisce per quasi il 50% al valore aggiunto di tutta l’industria manifatturiera.
Un settore quindi fondamentale e trainante per la nostra economia, ma dal punto di vista dei lavoratori, le retribuzioni non hanno registrato un adeguato incremento in questi ultimi venti anni.
Tra le cause della perdita di potere di aquisto dei lavoratori non è da sottovalutare la mancanza di organizzazione e lo scarso consenso del sidacato, non più in grado di incidere sulle dinamiche salariali con adeguate mobilitazioni, come avveniva solo fino ad una ventina di anni fa.
Scarso consenso dovuto anche a rappresentanze sindacali, al pari di quelle politiche, non adeguatamente selezionate e preparate a svolgere i propri compiti, fino anche a rasentare il ridicolo, come evidenziato in diversi nostri articoli, leggi….
Il segretario della Fiom CGIL savonese Cristiano Ghiglia, sulle colonne della Stampa dell 8 gennaio evidenzia, tra l’altro, che da anni, il nostro territorio vede ridursi la propria base produttiva, in particolare quella legata alla manifattura e mancano da parte della politica e delle istituzioni orientamenti e scelte chiare sui temi del lavoro e dell’industria.
Il lavoro arretrato per i metalmeccanici savonesi è notevole e notiamo che dopo un’anno, finalmente, il sito istituzionale della Fiom CGIL savonese è stato aggiornato con il nome del nuovo segretario, ma proprio per il tanto lavoro da smaltire, i lavoratori domandano al segretario Ghiglia chi siano gli altri membri della segreteria provinciale.