Più offerte per i giovani, pulizia della città, più spazi culturali, sistemazione della viabilità.
Se avesse curato almeno una di queste priorità ora non si parlerebbe di Giunta fallimentare. Pazienza per la pulizia della città (visto la situazione di Ata era difficile risolvere i problemi in breve tempo) però, per la cultura, fallimentare la scelta dell’assessore Rodino, e la viabilità la possibilità di migliorare c’era.
Ricordiamo, ad esempio, il piano della viabilità del vice sindaco Arecco, poteva essere un punto di partenza a cui la sindaca avrebbe dovuto credere invece, forse per timore di essere offuscata, non lo ha preso neppure in considerazione. Lo ha affossato senza nemmeno discuterlo.
E pensare che il merito del successo sarebbe stato solo il suo e l’eventuale flop sarebbe stato imputabile all’assessore.
In quel modo ha reso felici i soliti rosiconi e ha dato lo spunto ai soloni del nulla della sinistra che ora, in campagna elettorale, disquisiscono di viabilità e piano traffico presentando la solita minestra riscaldata.